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Eventi | 09 luglio 2020, 20:32

Torinodanza ritorna con lo stesso spirito: "Internazionalizzazione che arricchisce tutti"

Dall'11 settembre al 23 ottobre, il festival accoglierà artisti che hanno proposte opere originali nel rispetto delle normative anti Covid. Si apre alle Fonderie Limone di Moncalieri con un happening in festa all'aperto

Torinodanza ritorna con lo stesso spirito: "Internazionalizzazione che arricchisce tutti"

Non un'edizione sacrificata e nostalgica dei tempi passati, ma una proposta ugualmente ricca, articolata e ambiziosa che non rinuncia a qualità e originalità. si svolgerà dall'11 settembre al 23 ottobre il festival Torinodanza, realizzato dal Teatro Stabile di Torino, in una forma rinnovata ma sempre fedele ai propri principi e nel rispetto delle norme imposte dal periodo emergenziale. 

"Per me - dichiara il direttore artistico Anna Cremonini era importante mantenere intatto lo spirito con cui avevo composto questa edizione. Ho quindi chiesto agli artisti di portare qualcosa di originale e a norma anti Covid, e le risposte sono state molto interessanti. Abbiamo costruito un festival che mantiene la sua vocazione internazionale, capendo come si potesse costruire un percorso produttivo compatibile con i tempi di oggi. Perché l'apertura e la collaborazione sono arricchenti per tutti, ci valorizzano".

"Lo scopo di quest'anno - prosegue - è quello di sostenere con decisione alcuni artisti italiani per contribuire alla resistenza del sistema e coinvolgere coreografi stranieri, amici del festival. Il virus ha ridisegnato confini fisici e mentali, ma noi vogliamo mantenere aperta la strada del confronto dialettico tra esperienze, visioni, linguaggi".

L’inaugurazione è in programma l’11 settembre nel prato antistante le Fonderie Limone di Moncalieri e sarà una vera e propria Festa!, affidata alla coreografa Silvia Gribaudi in collaborazione con Matteo Maffesanti: un happening esclusivo, una forma di performance partecipativa in cui gesto, ironia, musica e immagini concorrono a creare momenti unici, elaborati site specific.

"In continuità con il progetto estivo Summer Plays - commenta il direttore del Teatro Stabile Filippo Fonsatti -, Torinodanza ci aprirà come sempre finestre inedite sul panorama della danza europea ed extrauropea, confermando la sua multidisciplinarietà e la ricerca rivolta a nuovi linguaggi. Riteniamo che questa edizione si mostri in forma compiuta, assolvendo a tutte le funzioni che il festival ha sempre avuto e presentando nomi prestigiosissimi. Ci dà inoltre l’opportunità di offrire più spazio del solito alla danza contemporanea italiana, con repertori che spesso non si esplorano in modo approfondito. Speriamo anche che le prossime scadenze del Dpcm, a partire dal 14 luglio aprano nuove possibilità per il mondo dello spettacolo, diminuendo le limitazioni ora vigenti". 

Il 14 settembre debutterà in prima nazionale, al Teatro Carignano, TOCCARE the White Dance di Cristina Kristal Rizzo (coproduzione Torinodanza Festival con MITO SettembreMusica e MilanOltre Festival). Questa nuova opera si muove attraverso diverse linee d’ispirazione: il toccare inteso come gesto fisico distaccato alla ricerca di un sentire totale o l’esperienza della meditazione trascendentale. La danza si fonde all’unisono con Les Pièces de clavecin di Jean-Philippe Rameau elaborati dal compositore Ruggero Laganà.

Dopo il successo di OCD Love e Love Chapter 2 a Torindanza 2018, il 16 e il 17 settembre, Sharon Eyal e Gai Behar portano in prima nazionale sempre al Carignano il terzo capitolo della Trilogia dell’amore, Chapter 3 The Brutal Journey of the Heart. Un’immersione profonda nelle relazioni, nelle dinamiche dei sentimenti, nello strazio del dolore, nella paura dell’abbandono, nel vuoto degli addii, sempre racchiusi nel cosmo del suono live di Ori Lichtik.  

Il 18 e 19 il festival propone una serata mixed bill composta da due opere Sinnerman e … and Carolyn di Alan Lucien Øyen, artista norvegese per la prima volta in Italia; da un breve e prezioso solo di Hofesh Shechter, un’inedita forma per un artista che ha fatto del lavoro con l’ensemble una costante ricerca nei ritmi e nell’energia delle forme. Partecipano alla serata anche Honji Wang e Sébastien Ramirez, strepitosa coppia coreana/tedesca/francese, ri-creatori di una forma di hip hop raffinata ed elegante con AP15.

Sidi Larbi Cherkaoui amico e artista associato del festival, sta lavorando a 3S una dedica a Torinodanza, le cui forme e contenuto sono in fase di elaborazione. Dopo le importanti produzioni già presentate a Torino, Noetic e Icon nel 2018, Sutra e Session nel 2019, un intreccio di movimenti solistici accompagnati da musicisti dal vivo, disegnerà gesti, azioni e parole che si inscriveranno nel vasto repertorio dell’artista belga. Lo spettacolo è programmato in prima nazionale al Carignano il 26 e il 27 settembre.  

Simona Bertozzi insieme a NEXT, quartetto d’archi torinese, presenta, in prima nazionale alle Fonderie Limone di Moncalieri il 2 e il 3 ottobre, Tra le linee, uno spettacolo in cui le azioni coreografiche si innestano sulle composizioni di Ludwig van Beethoven e Wolfgang Rihm: contrappunti e scivolamenti, agglomerati momentanei di forze che svelano all’istante l’essenza del loro incontro per poi evolvere verso altri equilibri e disgregazioni. Partitura musicale e corporea sempre in bilico tra coesistenza, aderenza ed emergenza.

Marco D’Agostin propone in anteprima italiana, il 7 e l’8, sempre a Moncalieri, una dedica speciale all’artista inglese Nigel Charnock, prematuramente scomparso e fondatore di DV8 Phisical Theatre. Un lavoro sulla rabbia, soprattutto quella del primo amore. Un atto di disperata nostalgia non per il mondo com’era, ma per il mondo come appariva a un giovane interprete che iniziava il proprio cammino artistico. 

Alessio Maria Romano (Leone d'Argento 2020 alla Biennale di Venezia per il teatro) esplora in Bye Bye - 10 e 11 ottobre - il senso e il significato della censura: autocensura, lecito/non lecito, libertà/condizionamento, coprire, nascondere, vergogna, bellezza. Tòpoi dei nostri tempi sviscerati sui corpi di quattro giovani danzatori e una figura più matura. 

Dopo laboratori, residenze in quota e uno studio sul Purgatorio, Marco Chenevier farà debuttare il suo lavoro dedicato al Paradiso, un esercizio tra il gioco e l’estasi che condensa i caratteri prosaici della sua danza. Paradiso, in forza dell’emergenza, diventa Confinati dal Paradiso (16 e 17 ottobre a Moncalieri), un lavoro nato nella sospensione e che della sospensione farà la sua poetica espressa in materiali coreografici in forma di soli. 

Ambra Senatore presenterà, in prima nazionale, il 17, alle Fonderie Limone, Quatuor (titolo provvisorio) un nuovo spettacolo in cui condensa quello stile che ha strutturato negli ultimi anni di lavoro e ricerca tra la Francia e l’Italia. Dieci anni dopo la creazione del suo primo pezzo di gruppo, Passo, la coreografa invita la stessa squadra di artisti a investire in una nuova creazione: Caterina Basso, Matteo Ceccarelli e Claudia Catarzi.

Arriverà finalmente a Torinodanza Shantala Shivalingappa, la straordinaria danzatrice e attrice di origine indiana nota per essere stata protagonista di memorabili produzioni di Peter Brook e Pina Bausch. aSH (la contrazione di A Shantala) è una dedica a lei, espressa da Aurélien Bory. Lo spettacolo andrà in scena alle Fonderie Limone il 22 e il 23.

Si consolida infine la relazione con Interplay, in versione diffusa, che presenta alle Fonderie Limone tre performances: A peso morto - versione al femminile di e con Carlo Massari (2 ottobre); God Bless You di e con Daniele Ninarello (3) e Vincere! Vincere! Vincere? della S Dance Company di Mario Coccetti (16).

Manuela Marascio

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