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Politica | 24 maggio 2016, 20:14

SiAmoTorino candida come assessore alla trasparenza Andrea Peinetti

Andrea Peinetti è un imprenditore nel campo dell’informatica dal 1998

SiAmoTorino candida come assessore alla trasparenza Andrea Peinetti

Andrea Peinetti è un imprenditore nel campo dell’informatica dal 1998.

L’azienda, che si occupa di sviluppo web, di realtà virtuale, di applicazioni per smartphone e di integrazione di soluzioni verso grandi clienti, fa anche parte del consorzio EvolutionNet, attivo nell’ambito della consulenza bancaria.

La sua attività politica è cominciata nell’aprile del 2013, quando ha fondato il comitato Costruire il Futuro ed è sfociata nel Febbraio del 2015 nella sottoscrizione del manifesto di SiAmoTorino, insieme ad altri sei amici.

Come piccolo imprenditore conosce molto bene le difficoltà e il livello insopportabile di burocrazia a cui sono sottoposte tutte le attività in Italia in generale e a Torino in particolare, e tutta la sua attività in ambito politico è rivolta alla ricerca di soluzioni che rendano più semplice il rapporto tra i cittadini e l’amministrazione

 

Per questo SiAmoTorino lo ha scelto come Assessore alla Trasparenza

E molta è la strada che questa città deve fare per riuscire ad avere un comune che sia al servizio dei cittadini e non, come oggi, un agglomerato di interessi non sempre chiari.

 

Il primo punto su cui agire è il bilancio.

Torino ha purtroppo gravi debiti che la costringono ad avere  alcune tra le più alte addizionali nazionali, eppure l’attuale amministrazione dichiara una diminuzione dell’indebitamento.

Nella realtà si tratta di puri artifici contabili, che spostano le cifre sotto altre voci.

Il nostro impegno sarà quello di rendere leggibili nel modo più chiaro ed esteso possibile tutte le voci di bilancio. Un bilancio chiaro è il primo passo per fare in modo che i cittadini si possano fidare dei propri amministratori.

 

Il secondo punto, strettamente legato al primo, riguarda la gestione del rapporto con le partecipate.

Solo con la Iren pare che il debito del comune sia di oltre 190 milioni di euro. E’ una cifra talmente alta che rende praticamente impossibile pensare, alle attuali condizioni, di riuscire a rilanciare la nostra città in modo efficace, togliendo risorse preziose che potrebbero essere utilizzate in modo proficuo per la comunità.

E’ evidente che il primo passo di una nuova amministrazione dovrà essere una profonda revisione dei rapporti con le più di trenta partecipate.

 

La comunicazione sarà il terzo punto del programma della trasparenza. Una comunicazione che dovrà essere seria, semplice e completa, utilizzando le nuove tecnologie per dare velocità e immediatezza.

Non è possibile avere, come oggi accade, siti web con dati obsoleti e non aggiornati da più di due anni.

 

Ma la trasparenza non si esaurisce qui. In questi anni le scelte politiche che hanno cambiato o rinnovato parti sostanziali della città sono state fatte senza il coinvolgimento della cittadinanza. La conseguenza è stata la nascita di movimenti e comitati di protesta, che hanno spesso bloccato la realizzazione delle opere per molti più anni del necessario.

Noi proponiamo il “contratto di trasparenza e collaborazione”, mutuato da esperienze già in essere in altri paesi europei, in grado di coinvolgere tutti gli attori in gioco: i proprietari, i costruttori e l’amministrazione comunale, ma soprattutto chi i luoghi li vive, lavorando o abitando le zone coinvolte.

Con regole e tempi certi, tutti avranno la possibilità di esprimersi e nessuna decisione verrà presa al chiuso delle stanze del potere.

Siamo certi che un approccio di questo tipo potrà rendere molto più veloci e più accettabili le grandi opere, con il risultato di dare una spinta decisiva al rinnovamento della città.

cse

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