Le piccole e medie imprese piemontesi rischiano di essere chiamate a pagare oltre 30 milioni di euro se venisse liquidata Eurofidi. Questa mattina in via Perugia è stato convocato il CDA della Partecipata della Regione Piemonte che si occupa di fornire garanzie alle banche per facilitare l'accesso al credito alle PMI.
"Oggi", spiega la Uiltucs, "l'Assemblea dei Soci decreterà la messa in liquidazione e il licenziamento di ulteriori 215 dipendenti di cui 123 donne, molte delle quali mamme".
"In Piemonte", prosegue, “la situazione è particolarmente grave: oltre 21 mila imprese associate che occupano oltre 100 mila lavoratori e 667 milioni di garanzie in essere che con la chiusura di Eurofidi rischiano il default".
Gravi le implicazioni secondo i lavoratori e i sindacati se il CdA approvasse la liquidazione "Finpiemonte", spiega Uiltucs, “ha sottoscritto in favore degli istituti di credito aderenti alla convenzione con Eurofidi una fideiussione di oltre 6 milioni di euro che sarà chiamata ad onorare".
"Le banche convenzionate", continua,"con Eurofidi saranno costrette ad effettuare accantonamenti maggiori rispetto agli attuali. Venendo meno la garanzia dovranno incrementali. Attualmente forniamo garanzie per 3 miliardi di euro: questo vuol dire che loro dovrebbero mettere 600mila euro".
"C'è il rischio di una crisi occupazionale per il Piemonte e di liquidità per le PMI".