Politica - 20 settembre 2016, 16:26

Eurofidi: fuoco incrociato sulla Giunta Regionale, mentre il PD...

Le posizioni della Lega Nord, dei 5 Stelle e di Forza Italia

Dopo due anni di governo, la giunta scarica ancora le responsabilità sugli altri. Si continua ad attribuire ogni colpa ai predecessori, piuttosto che affrontare, e magari risolvere, i problemi. Se presidente ed assessori non sono responsabili di nulla di ciò che accade allora revochiamo gli incarichi e lasciamo che siano gli uffici a portare avanti la Regione": così Alessandro Benvenuto, consigliere regionale della Lega Nord, a margine delle comunicazioni in aula sulla situazione di Eurofidi.

 “Quale futuro per Eurofidi? Una good company da accorpare con Finpiemonte e una bad company da abbandonare a se stessa? Su queste prospettive, lette sui giornali, l'assessore De Santis interpellata dal Movimento 5 Stelle non ha detto nemmeno una parola nel corso del suo intervento oggi in Consiglio regionale. L'assessore si è limitata a garantire che la Giunta lavorerà per dare risposte ai lavoratori. Parole che lasciano aperta ogni ipotesi, anche le peggiori, e non ci rassicurano per niente.

Auspichiamo che l'esecutivo non ricorra ai consueti corsi di formazione, spacciati come panacea per tutti i mali in occasione di ogni crisi aziendale. Il personale di Eurofidi è altamente specializzato e pretende un'occupazione non certo l'ennesimo corso di formazione pensato, più che per i dipendenti, per foraggiare le solite agenzie formative.

Sul fronte della governance di Eurofidi resta da chiarire il ruolo delle banche. La Regione Piemonte ha erogato finalmente gli 8 milioni per le alluvioni del 2000, ma il CDA non li ha recepiti a bilancio e gli istituti di credito (azionisti del consorzio) sono rimasti a guardare. Possibile che l'amico delle banche Chiamparino non le abbia richiamato all'ordine?

Sullo sfondo di questo ennesimo dramma occupazionale resta lo stucchevole rimpallo di responsabilità tra centrodestra e centrosinistra. Entrambi, avendo governato per molti anni la Regione Piemonte, sono responsabili di questa disastrosa situazione. Per questo abbiamo ribadito la nostra richiesta di istituire una Commissione d'inchiesta regionale per fare piena chiarezza sulle responsabilità di questa situazione”.  Lo sostengono invece i consiglieri regionali Bono e Frediaani del Movimento 5 Stelle.

"Spiace constatare come di fronte alla prima grande crisi di un'azienda la Giunta Chiamparino sia assolutamente incapace di reagire. Per Eurofidi non vedo un progetto degno di questo nome. Questo sconcerta visto che ci sono quasi trecento posti di lavoro che verranno persi". A sostenerlo Claudia Porchietto, consigliere regionale di Forza Italia. Conclude l'azzurra: "Forza Italia è pronta a fare la sua parte ma sinceramente mi aspetto un cambio di passo che veda anche il coinvolgimento delle altre Regioni visto che tutto il sistema dei Confidi è a rischio in funzione delle nuove normative e al permanere di una crisi economica che crea pesanti conseguenze sul nostro tessuto produttivo. Mi domando perchè ciò non sia ancora avvenuto ma ora le responsabilità contano zer:, l'importante è dare risposte serie ai lavoratori e alle imprese coinvolte".

Eurofidi è stato un soggetto fondamentale per il sistema economico, industriale e bancario piemontese. Per 35 anni ha svolto attività per il sostegno al credito delle piccole e medie imprese, poi nel 2009 è iniziata una crisi lunga che ha portato all’attuale scelta di porre il consorzio in liquidazione. Come Regione dobbiamo trovare una soluzione, da un lato di politica economica per le pmi, e dall’ altro per tutelare e non disperdere il know how del personale!”. Raffaele Gallo, presidente della Commissione Attività produttive in Regione, interviene in Consiglio Regionale sulla questione Eurofidi, alla presenza dei lavoratori e dei loro rappresentanti. La crisi economica iniziata nel 2008, l’apertura del Fondo centrale di Garanzia all’accesso diretto da parte delle banche e la riduzione progressiva del perimetro del credito, ha determinato il deterioramento progressivo dei conti del consorzio di garanzia, con tutte le ricadute del caso.“Il mio pensiero – conclude Gallo – va ai lavoratori in primis, che sono una risorsa per la Regione Piemonte per le conoscenze ed esperienze specifiche in termini di fondi di garanzia e in materia di credito alle imprese. Con la nuova Finpiemonte e con il suo piano industriale abbiamo tracciato una linea chiara di politica economica dalla quale partire per non disperde ma valorizzare le eredità lasciate da Eurofidi, soprattutto in termini di risorse personali”.

C.S.