Attualità - 21 settembre 2016, 16:29

Presentata Pistaaa, la blue way piemontese

L’evento organizzato alla Terrazza Martini di Pessione. Alberto Biffi: “18 comuni hanno dato già la loro adesione, per l’inizio del 2017 i primi risultati”

E’ stato presentato ieri sera, nella lussuosa cornice della Terrazza Martini di Pessione, alla presenza di una nutrita platea di sindaci, appassionati e semplici cittadini, il progetto Pistaaa, la ciclabile che punta ad unire 18 comuni della cintura torinese, partendo da Moncalieri per arrivare a Castelnuovo Don Bosco, utilizzando strade bianche e sentieri esistenti. A fare gli onori di casa è stato Marco Budano del gruppo Martini, che ha poi ha ceduto la parola ad Alberto Guggino, il gran cerimoniere della serata. Il presidente di CiòCheVale, una delle tre associazioni che sostengono l’iniziativa, ha ringraziato gli enti e i partner che hanno condiviso l’idea di Pistaaa, mostrandovideo e slide che testimoniavano come l’utilizzo delle biciclette sia una risorsa: in Europa c’è stato un incremento del  7,2% degli spostamenti con le bici, che hanno prodotto un ritorno economico annuo di 200 milioni di euro.

A sostegno della causa si è speso Giorgio Ceccarelli, coordinatore piemontese della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), che comprende 156 associazioni e oltre 17 mila soci, che ha spiegato come l’idea di Pistaaa si possa inserire nel progetto di ciclabile europea Eurovelo, parlando della necessità di integrare bici e treni per favorire spostamenti di natura meno inquinante, diminuendo così traffico e dipendenza dalle automobili. Ada Gabucci di MuovitiChieri ha ricordato come la giunta regionale, nel luglio del 2015, abbia già approvato una delibera a favore di un progetto di rete ciclabile e che percorsi simili sono anche nelle intenzioni del nuovo sito della città metropolitana di Torino.

Ha preso poi la parola Giovanni Bosco, che ha parlato della necessità di “fare rete nella rete, coinvolgendo attraverso internet quanti più soggetti possibili, sia pubblici che privati”, mentre Piergiorgio Tenali ha ricordato come l’impatto economico di questo progetto vuole essere minimo, visto che si lavorerà su percorsi e ciclabili già esistenti, mentre i benefici saranno molteplici, anche per quanto riguarda la valorizzazione del territorio, parlando della necessità di una raccolta di firme di adesione ideale per far decollare Pistaaa: “Vogliamo creare una blue way piemontese che, partendo dal concetto di una mobilità sostenibile, si integri con la blue economy per produrre benefici per tutti”.

Sono poi seguiti gli interventi di Edoardo Calia (vice direttore dell’Istituto Superiore di Ricerca Mario Boella), del professor Luigi Bistagnino (docente del Politecnico), di Ippolito Ostellino (direttore della riserva Biosfera Collina del Po –sito MAB Unesco), mentre a tirare le fila è stato Alberto Guggino: “Abbiamo già coinvolto 18 comuni in questo progetto e per l’inizio del 2017 confidiamo di vedere i primi risultati”. Il presidente dell’associazione CiòCheVale ha ricordato che, tra percorso diretto e ramificazioni, Pistaaa sarà una ciclabile di 70 chilometri: “L’obiettivo è identificare il percorso migliore mediando tra quello più breve, quello più bello dal punto di vista naturalistico, ma anche quello più fattibile. Per questo non siamo in grado, al momento, di stimare l’impatto economico, sicuramente lavoreremo perché sia il minore possibile”. L’idea è procedere “passo dopo passo, proprio per raccogliere di volta in volta le risorse pubbliche con quelle private in un progetto che si dimostri realizzabile e non faraonico”.

Si comincerà a lavorare con il Comune di Baldissero, poi si punta su Cambiano, legando il progetto anche all’arte. Ancora Guggino: “La Fondazione Pistoletto di Biella e il Forum Rebirth di Milano sono tra i nostri partner, perché ritengono che il progetto di Pistaaa sappia coniugare la natura e la bellezza, perché il linguaggio dell’arte è il linguaggio del bello”.

Massimo De Marzi