Attualità - 24 settembre 2016, 11:02

Quella compresa fra il 1 ed il 7 ottobre, è la “Settimana mondiale dell’allattamento al seno”

Per assicurare fin dalla nascita la salute viene raccomandato l’allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi di vita, seguito da un allattamento al seno complementare fino ai 2 anni e oltre

Quella compresa fra il 1 ed il 7 ottobre, è la “Settimana mondiale dell’allattamento al seno”.

Per assicurare fin dalla nascita la salute, l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Unicef e le associazioni mediche di tutto il mondo raccomandano l’allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi di vita, seguito da un allattamento al seno complementare fino ai 2 anni e oltre.

Il tema della “Settimana dell’allattamento materno” (Sam) è quello di promuovere questo tipo di alimentazione anche dopo i primi 6 mesi di vita, integrando il latte materno con altri cibi. Lo scopo è aiutare il passaggio dall’allattamento esclusivo all’allattamento abbinato a cibi consumati insieme al resto della famiglia, nel modo più salutare possibile.

Secondo il sito internet www.epicentro.iss.it il latte materno continua a essere un’importante fonte di nutrimento per i bambini dopo i primi 6 mesi di vita, in modo particolare quando le madri integrano il proprio latte con altri cibi. In media, i bambini di 6-8 mesi ricevono oltre il 70% del fabbisogno energetico dal latte materno, il 55% a 9-11 mesi e il 40% a 12-13 mesi.

Ecco così che il latte materno rappresenta la fonte principale di proteine, vitamine, minerali e acidi grassi essenziali.

Dopo i 6 mesi di vita, i bambini necessitano infatti di altri cibi oltre al latte materno per soddisfare i propri bisogni nutrizionali. Si tratta della cosiddetta “alimentazione complementare”: i cibi offerti dovrebbero infatti “rendere complete” le sostanze nutritive già fornite dal latte materno. Questi alimenti complementari ottimali dovrebbero essere tempestivi (introdotti al momento giusto in modo da non diminuire i benefici del latte materno), adeguati dal punto di vista nutrizionale (che forniscano cioè le calorie e le sostanze nutritive necessarie a un bambino di oltre 6 mesi di vita allattato al seno) e sicuri (preparati e somministrati seguendo le fondamentali norme igieniche).

I nutrienti chiave di cui il bambino più grande (di oltre 6 mesi di età) ha bisogno in quantità maggiori di quelle fornite dal latte materno e dai tipici alimenti complementari sono il ferro e lo zinco. In alcune comunità possono diventare importanti anche il calcio, i  folati e altre vitamine, come la vitamina A, alcune vitamine del gruppo B e la vitamina C.

Informazioni e link utili per le famiglie

Negli Stati Uniti, i Cdc dedicano un’apposita sezione web alle strategie di intervento per promuovere l’allattamento al seno, attraverso l’introduzione a livello locale e nazionale di misure di provata efficacia. Sempre sul sito web dei Cdc, una pagina con risorse utili e di supporto per genitori e famiglie.

In occasione della Settimana mondiale dell’allattamento al seno, l’Oms sottolinea l’importanza dell’allattamento materno esclusivo nei primi sei mesi di vita per ridurre il rischio legato a diarrea infantile e infezioni respiratorie. In particolare, è possibile scaricare le linee guida Oms per l’alimentazione complementare del bambino allattato al seno. Per un’appropriata alimentazione complementare del bambino di 6-24 mesi allattato al seno, si possono consultare anche le linee guida e i documenti pubblicati da Linkages Project, un programma sull’allattamento al seno e la salute dei neonati finanziato dall’Agenzia americana per lo sviluppo internazionale (Usaid).

Per quanto riguarda l’Italia, l’associazione Leche League raccoglie le faq sull’allattamento, oltre a una serie di articoli per genitori, consulenti e operatori del settore.

L’Associazione italiana consulenti professionali in allattamento materno offre attività di formazione, consulenze sugli aspetti tecnici relativi a lattazione e allattamento, informazioni e counselling individuale e personalizzato con approccio diretto.

Il Mami (Movimento allattamento materno italiano) fa parte della Waba, una rete internazionale di organizzazioni che vuole assicurare a ogni bambino l'allattamento al seno come un diritto di ogni madre. Mami si impegna a contribuire alla realizzazione degli obiettivi operativi contenuti nella Dichiarazione degli innocenti (Oms e Unicef), promuovendo una maggiore cooperazione a livello regionale e nazionale e sostenendo una cultura globale favorevole all'allattamento materno. In Italia Mami intende diffondere informazioni e creare reti operative, costruire legami fra tutti i promotori dell'allattamento materno (gruppi di base e singoli operatori, agenzie dell'Onu, organi di governo e organizzazioni non governative), rafforzare e coordinare attività già esistenti per aumentarne l'impatto, stimolare e sostenere nuovi sforzi collaborativi.

L’associazione Ibfan Italia, composta dai sostenitori italiani dell’International Baby Food Action Network, si propone di migliorare le pratiche alimentari di neonati e bambini, favorendo l’eliminazione delle pratiche scorrette di commercializzazione di tutti gli alimenti sostitutivi del latte materno e degli accessori per la loro somministrazione.

La Lega consumatori della Regione Toscana, infine, dedica un’apposita sezione del proprio sito ai temi legati all’allattamento e al consumo di latte artificiale.

R.G.