Di seguito la lettera aperta della FLC-CGIL sulla questione del diritto al panino
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"La sentenza emessa dalla Corte d'Appello, nota come “diritto al panino”, ha avuto come unico vantaggio quello di aprire una discussione sul valore educativo della mensa e sulla sostenibilità dei costi da parte di famiglie che vivono del proprio lavoro.
Procediamo per punti in modo da chiarire i passaggi di questa vicenda:
- La mensa a scuola ha un valore educativo, non è solo un tempo condiviso. La mensa è il luogo dove la scuola ha il compito di trasmettere valori nutrizionali, che l'Organizzazione mondiale della Sanità considera cruciali per il benessere complessivo della società e della salute dei singoli.
- La mensa è un diritto e deve essere accessibile a tutti, in particolare a coloro che hanno maggiore difficoltà economiche.
- Un numero crescente di lavoratrici e lavoratori fa fatica a sostenere i costi della mensa. Non parliamo di soggetti che vivono in condizioni tradizionalmente di incapienza e povertà. Ci riferiamo a famiglie di lavoratrici e lavoratori dipendenti che con grande difficoltà sostengono i costi della mensa.
- I costi di questi diritto non possono ricadere sul salario dei lavoratori, ampiamente ridotto da più di 8 anni di crisi economica.
- I lavoratori delle mense non devono perdere il posto di lavoro o vedere il loro salario ulteriormente ridotto.
- La separazione tra il servizio mensa e la fruizione del cibo portato da casa pone seri problemi in termini di agibilità con ricadute sul rispetto delle norme sanitarie di sicurezza.
- La riduzione degli alunni delle mense determinerà inevitabilmente un aumento dei carichi di lavoro e una riduzione di organico. Molte scuole rischiano di perdere il tempo pieno.
- Nella scuola gli organi collegiali hanno competenza e autonomia, previste dalla legge, per definire l'indirizzo educativo, il momento del pasto ne costituisce parte integrante.
Per questo chiediamo:
- Un immediato intervento sui costi della mensa allo scopo di garantire a chi vive del proprio lavoro di sostenere l'accesso alla mensa dei propri figli;
- Che si apra immediatamente a livello cittadino una discussione con il Comune per intervenire su questa criticità;
- Un intervento immediato sulla qualità dell'alimentazione distribuita nelle mense.
Per questo abbiamo organizzato incontri e assemblee con lavoratrici e lavoratori della scuola, con i dipendenti delle imprese che si occupano delle mense.
Occorre ribadire l'importanza della mensa e impedire che venga smantellato un diritto che ha valenza educativa e che impedisce che le disuguaglianze sociali si riproducano anche nell'alimentazione.
Il servizio mensa va cambiato, non smantellato".