Si è aperta oggi a Bari la tre giorni della 33° Assemblea Annuale ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) per il rinnovo delle carica del presidente dell’associazione – presieduta dal 2013 da Piero Fassino.
L’ex-primo cittadino di Torino avrebbe dovuto restare al timone dell’ANCI fino al 2018 ma, dopo l’esito delle amministrative di giugno a favore del Movimento 5 Stelle, aveva rassegnato le proprie dimissioni.
“Credo che il presidente dell’ANCI debba essere un sindaco in carica, non a caso io sono stato eletto quando ero sindaco di Torino. Nel momento in cui non sono stato rieletto a sindaco Torino, mi sembra giusto passare il testimone,” aveva detto Fassino a seguito del suo annuncio di voler lasciare la carica di presidente.
E il testimone di Fassino della presidenza ANCI è passato oggi verso le 14:00 al sindaco di Bari, renziano, Antonio Decaro. Un’elezione che era già praticamente annunciata, visto che pochi giorni prima dell’assemblea, gli altri due sfidanti (i sindaci di Pesaro, Matteo Ricci e Catania, Enzo Bianco) avevano lasciato la corsa a favore del collega.
Nel suo discorso di insediamento, Decaro ha detto: “Da barese sono orgoglioso dell’investitura.
“L’Anci non sarà un sindacato dei comuni ma delle comunità, dei cittadini, dei territori e della coesione nazionale. L’Anci deve e può essere una sintesi tra coesione e spinta verso delle riforme, che abbiano come obiettivo delle legittime aspirazioni di autonomia.
“La nostra richiesta che vogliamo gridare forte è quella di liberarci dai vincoli, ancora opprimenti, delle morse finanziarie e normative.”
Tanti i tavoli di discussione su problematiche e buone pratiche dei comuni, che seguiranno nel corso della giornata di oggi e di giovedì e venerdì all’Assemblea Anci.