Attualità - 12 ottobre 2016, 06:00

Un incontro tra vittime e responsabili degli “anni di piombo” a Santa Rita”

Giovedì 13 ottobre presso la chiesa di Santa Rita si terrà un incontro sulle testimonianze di vittime e responsabili degli anni di piombo

La chiesa di Santa Rita ospiterà questo giovedì 13 ottobre dalle 20.45 un incontro sulla ‘volontà di riconciliazione’ che avrà come protagoniste le testimonianze di ex-combattenti della lotta armata e brigate rosse e di familiari di vittime di brigatisti.

Un incontro che vuole sensibilizzare il pubblico – estraneo agli eventi degli “anni di piombo” – sul tema della “giustizia riparativa” e della pratica del cosiddetto “RIB”, cioè l’accusa o litigio in cui non vi è un giudice ma c’è un accordo bilaterale e spesso aggressivo, finalizzato a trovare un accordo con l’altro.

Nati dall’idea, impegno e volontà del padre gesuita Guido Bertagna, con la partecipazione di Padre Giancarlo Gola di Torino, del docente in criminologia Adolfo Ceretti e della giurista Claudia Mazzucato, per ben sette anni  si sono tenuti, in segreto, gli incontri tra vittime e responsabili della lotta armata, alla ricerca di un confronto, comprensione e giustizia riparativa di quanto accadde durante gli “anni di piombo”.

Un percorso difficile, non automatico o lineare, fatto di tensioni, convivenze difficile – visto che gli incontri avevano durata di una settimana e tutti, vittime e carnefici, vivevano sotto lo stesso tetto, condividendo anche i compiti della vita quotidiana, come il semplice lavare i piatti-, come spiega Padre Giancarlo, responsabile dell’Istituto Sociale di Santa Rita a Torino e partecipante diretto a questo percorso di ricongiungimento.

Nelle pratiche processuali” dice padre Giancarlo, “non si dà mai spazio al dolore, al vissuto della vittima e del reo. In questi incontri, invece, abbiamo dato spazio a tutto questo. La decisione di riportare queste testimonianze in scuole, associazioni e seminari in Italia, ha proprio questo obiettivo: dare spazio e voce al dolore, al confronto e alle motivazioni dietro questi atti di violenza, sensibilizzando il pubblico e facendo riflettere sul tema della giustizia riparativa – che, in alcuni casi, è prevista anche dall’ordinamento giuridico italiano.

L’esperienza ha dato vita a “Il libro dell’incontro” (presentato a Milano l’anno scorso dal giornalista Gad Lerner), in cui a parlare sono le vittime e responsabili della lotta armata degli anni settanta, mettendo in evidenza un tipo di giustizia che non si esaurisce nella pena inflitta ai colpevoli.

Giulia Maccagli