Politica - 21 ottobre 2016, 15:33

A scuola si impara lo sport con il CONI Piemonte

Il direttore generale dell'ufficio scolastico Piemontese: "Noi sempre in prima linea con il CONI"; Presidente CONI Porqueddu: "L'attivita sportiva nelle nostre scuole non è sufficiente"

Nella calda mattina dell’autunno torinese, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione di due progetti del CONI piemontese, indirizzati alla scuola primaria e secondaria di primo grado.

I progetti del CONI hanno trovato l’approvazione entusiastica del MIUR, rappresentato per l’occasione dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Piemonte, Fabrizio Manca. “Ringrazio il CONI per questa iniziativa interessante, che abbiamo accolto con molto entusiasmo” ha esordito MancaPer noi diffondere l’abitudine all’attività motoria nella fascia prescolastica è un obiettivo fondamentale. Inoltre l’educazione motoria è una via di costruzione delle cosiddette “soft skills”, le competenze trasversali, fondamentali per il futuro dei ragazzi."

Altrettanto entusiasta il Presidente del CONI Piemonte, Gianfranco Porqueddu, fervente sostenitore del progetto e delle educazione motoria all’interno delle scuole. Il presidente Porqueddu, con ardore, ha lamentato la totale assenza di educazione allo sport nella fase prescolare (3-6 anni), citando l’esempio della Danimarca, che prevede un’ora al giorno di attività per i suoi ragazzi.

I due progetti sono stati poi presentati dal segretario del CONI Piemonte, Roberto Scrofani, e da Ivana Righetto, che si occupa dei progetti.

Il primo progetto, che già ha avuto molto successo nella passata stagione, “Incomincio da tre”, ha tra gli obiettivi di “riconoscere la pratica motoria e il gioco come strumenti efficaci per un percorso educativo duraturo”, “identificare l’attività ludico-motoria come occasione per sviluppare corrette posture” e “educare alla salute, all’inclusione sociale […] i bambini attraverso il gioco”. Il progetto prevede tre step: il primo di formazione per gli insegnanti, il secondo di operatività all’interno delle scuole e il terzo di monitoraggio da parte dei Docenti Formatori durante le ore di attività motoria.

Il secondo progetto “Centri di orientamento ludico-sportivi” prevede, invece, un orientamento per i ragazzi, in orario curriculare volto a far conoscere diversi tipi sport. L’obiettivo è sempre quello di aumentare la pratica sportiva, aggiungendo però la pratica di sport diversi, in modo che  ogni ragazzo possa trovare la disciplina sportiva che gli si addice di più. In questo modo si pensa di contrastare anche il fenomeno del “drop out” ovvero l’abbandono della pratica sportiva.

Ai progetti hanno aderito molte federazioni, ad esempio la Federazione Italiana Atletica Leggera, la Federazione Italiana Hockey e la Federazione Italiana Nuoto.

Salvatore Macheda (Torino Sportiva)