“Diventare buoni cittadini prima ancora che cittadini globali”. Questo l'invito che il presidente del Consiglio regionale ha rivolto ai ragazzi incontrati questa mattina in sala Viglione, in occasione della prima giornata del percorso formativo organizzato dal Centro Unesco di Torino sul tema “Migrazione e accoglienza. Pensare a livello globale per agire a livello locale”.
“Acquisire la consapevolezza di essere buoni cittadini – ha proseguito il presidente - impone di adottare comportamenti per il bene comune, di essere aperti all'accoglienza e predisposti verso una cultura che sia inclusiva. Vuol dire non lasciarsi spaventare da ciò che è diverso, ma farsi contaminare da esso e frequentarlo. Solo con questo approccio sarà possibile costruire il percorso del progresso civile, un percorso che il Consiglio regionale intende consolidare e ampliare anche attraverso l’attività del Comitato regionale per i Diritti Umani, primo ed unico organo nazionale di consultazione e partecipazione che si occupa di tutela e salvaguardia dei diritti”.
In occasione dell’Anno internazionale per la comprensione globale, il Centro per Unesco, in collaborazione con l’assessorato all’Istruzione della Regione e il Miur-Usr per il Piemonte, ha proposto quindi un percorso di formazione sui temi della migrazione su scala locale, il rapporto con lo scenario mondiale e il rispetto della Carta dei diritti umani.
“L’Italia ha saputo accogliere – ha sottolineato l’assessora all’Istruzione – e aiutare i migranti a realizzare un progetto di vita che altrimenti non avrebbero potuto concretizzare nei Paesi di origine: questo è segno di grande solidarietà. Anche attraverso l’istruzione, e mettendo a disposizione le nostre scuole, diamo testimonianza di apertura agli scambi culturali”.
“È diritto di ogni individuo – ha evidenziato Maria Paola Azzario, presidente del Centro per l’Unesco – essere rispettato, ed è dovere delle istituzioni e delle associazioni sostenere programmi educativi mirati all’inserimento dei giovani migranti che provengono da realtà spesso disagiate e pericolose”.
Nel corso del dibattito, al quale hanno partecipato Renato Saccone, prefetto di Torino e Maria Torelli, ispettrice Miur dell’Ufficio scolastico regionale, sono stati portati all’attenzione del pubblico alcuni dati tecnici sui flussi migratori in Italia e il ruolo dei social media in un fenomeno così attuale come quello degli sbarchi.
Al progetto hanno aderito 32 istituti scolastici piemontesi e più di 2mila tra studenti e docenti.
I prossimi quattro incontri, previsti tra novembre 2016 e marzo 2017, saranno ospitati nel Centro per l’Unesco di Torino (Viale Maestri del Lavoro 10).
La giornata conclusiva si terrà invece l’8 maggio prossimo, con la presentazione e la valutazione dei lavori delle classi che hanno partecipato all’iniziativa.