Con il voto espresso dall'Aula della Camera è stato definitivamente ratificato il trattato fra Italia e Francia alla Tav. Il Parlamento della Repubblica ha dunque dato esecuzione a un trattato ed esso diventa legge dello Stato. È lecito chiedersi, ora, come possa un sindaco, nella fattispecie la signora Chiara Appendino, pensare di contestare e contrastare un atto del Parlamento nazionale senza entrare in contraddizione con il ruolo istituzionale temporaneamente ricoperto.
Non esiste per nessuno, neppure per la signora Appendino, la possibilità di una doppia fedeltà che metta in contrasto lo Stato e il proprio partito di appartenenza. La canea sollevata in Aula a Montecitorio dai deputati del M5s è semplicemente indegna di una democrazia parlamentare. Disconoscere la volontà del Parlamento significa non riconoscersi più nello Stato. Da oggi tutto sarà più chiaro e mi ritengo impegnato, come capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Torino, per affermare il rispetto delle delibere del Parlamento nazionale.