Basket - 05 gennaio 2017, 08:15

Peppe Poeta, capitano nonostante le difficoltà fisiche: "Voglio tornare a dare il mio apporto alla Fiat Torino nel girone di ritorno"

Parla il playmaker di Battiglia: "Abbiamo giocato i due match stagionali più brutti nel peggior passaggio fisico della squadra. In un campionato così equilibrato basta poco per stravolgere i valori. Proprio su questo però voglio puntare l'attenzione"

Far quadrato e pensare ai valori del gruppo, senza dimenticare le difficoltà fisiche che sta attraversando e non gli hanno permesso nell'ultimo periodo di dare alla Fiat Torino il contributo che avrebbe fortemente voluto offrire.

E' l'oggi del capitano Peppe Poeta, alle prese con un edema da trauma a livello di vertebre lombari che fatica a riassorbirsi e richiede riposo: "Nell'ultimo mese non ho certo attraversato un gran momento fisico - sottolinea il play della Fiat Torino - ma ho stretto i denti cercando di dare quanto possibile per inseguire quello che ad un certo punto pareva essere diventato un sogno percorribile, le Final Eight di Coppa Italia. Ci ho provato contro Cantù, Caserta e Brescia anche se non ero certo al meglio e si è visto. Ora, sfumata la possibilità, il mio obiettivo primario è riposare e tornare in forma a tutti gli effetti, per poter dare il mio apporto alla Squadra e alla Società nel girone di ritorno, che ci vedrà impegnati otto volte tra le mura amiche e sette in esterna".

Grande vittoria contro Reggio Emilia, poi due cadute. Cosa è capitato?: "Abbiamo giocato i due match stagionali più brutti nel peggior passaggio fisico della squadra. Il mio infortunio si è sommato a quelli di Chris e Davide. Poi si sono aggiunte le problematiche legate all'influenza di Alibegovic e Washington. In un campionato così equilibrato basta poco per stravolgere i valori. Proprio su questo però voglio puntare l'attenzione. La Fiat Torino ha dimostrato di poter giocare e vincere contro chiunque. Allo stesso modo è possibile perdere contro ogni formazione facente parte del lotto. Nella seconda parte della stagione dovremo cercare di limitare ancora di più gli alti ed i bassi trovando la continuità necessaria a far sempre meglio".

Contro la Germani Brescia Jamil Wilson non ha gradito la sostituzione ad un certo punto del match. Segno di nervosismo o cos'altro?: "Sono episodi di campo che succedono anche nelle migliori famiglie. Frank è bravissimo, dall'alto della sua esperienza, a gestire questo tipo di situazioni. Io le leggo anche in chiave positiva, a testimonianza del fatto che Jamil vuole dare il proprio apporto e tiene ai colori sociali. Come tutti noi. Il fantastico pubblico del Ruffini merita un grande girone di ritorno e tornare a gioire per le nostre vittorie, rivivendo la serie di 3/4 che è stata poi interrotta dalle sconfitte a Sassari e in casa contro Brescia".

Il capitano dunque non si smentisce e opera da collante anche se il campo in questa fase non sempre ha reso merito ai suoi tentativi di giocare e stupire. Il prossimo obiettivo della Fiat Torino è vicinissimo, ovvero provare ad espugnare il Palazzetto dell'Openjobmetis Varese e chiudere con una vittoria (anche se da spettatore nel suo caso) il girone d'andata.

cs


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