Manca ancora l’ufficialità sulla nuova direttrice del Torino Gay & Lesbian Film Festival. L’unico confermato, per adesso, è l’ex direttore Giovanni Minerba, che sarà presidente
L’unica certezza sul prossimo TGLFF – Torino Gay & Lesbian Film Festival riguarda la posizione di Giovanni Minerba. Il fondatore del festival, che quest’anno arriverà alla 32^ edizione, ha firmato in qualità di presidente, una carica creata ad hoc per garantirgli una posizione di consulenza e accompagnare il proprio successore almeno per le prossime due edizioni.
Per la direzione, secondo alcune indiscrezioni trapelate sui social network, salgono le quotazioni della torinese Irene Dionisio. La regista, pochi giorni fa, ha vinto il bando “Hangar Creatività” con un suo progetto, occasione in cui sono stati premiati anche altri artisti. Le istituzioni, tuttavia, mantengono un cauto riserbo sul dopo Minerba.
Sulla struttura della manifestazione, tuttavia, ancora nulla è trapelato, ma è probabile che a breve venga annunciato qualcosa. Anche perché il tempo stringe e, visti i ritardi nell’imbastitura della direzione artistica, è necessario chiudere in fretta per blindare la prossima edizione.
È molto probabile, anzi quasi certo, che il festival slitti a giugno, anche perché non ci sarebbe il tempo materiale per metterlo in piedi entro aprile come di consueto. L’altra certezza, stando ad alcune dichiarazioni comparse online, è che la nuova direttrice (perché si sa che sarà una donna) starebbe già lavorando alla prossima edizione, in stretta collaborazione con Giovanni Minerba.
Resta da fugare il dubbio sull’eventuale sovrapposizione con CinemAmbiente, la cui 20^ edizione è in programma dal 31 maggio al 5 giugno. Le date del festival fondato e diretto da Gaetano Capizzi, tuttavia, sono già state annunciate tempo fa, perciò, scartando a priori l’ipotesi di una folle sovrapposizione, ma anche di una eccessiva vicinanza temporale, il TGLFF non potrà svolgersi prima di metà giugno.
Per fugare gli ultimi dubbi, in ogni caso, il tempo rimasto è davvero poco.