"Presto a Milano e Torino la consegna, gratuita, delle prime case del clochard, ideate dall'artista Maurizio Orrico e prodotte da "Corvasce Design"". È questo l'annuncio lanciato da Vittorio Sgarbi, sul proprio profilo Facebook. Un claim accompagnato anche da un video esplicativo e dagli hashtag #Rinascimento e #arteperilsociale, dove si vedono due persone che montano la struttura, che non ha mancato di attirare però numerose critiche.
Il critico d'arte aveva spiegato lo scopo dell'iniziativa in una recente intervista a Matrix. "Ci sono tre tipi umani: i migranti, che hanno tutele; i disoccupati o disperati, che vanno alla Sant’Egidio e alla Caritas". "Poi", ha proseguito Sgarbi, "ci sono persone come noi, che ad un certo hanno un’illuminazione: io voglio fare il clochard e decidono di farlo". "Uomini e donne", continua, "che vivono in condizioni sociali buoni, ma scelgono la libertà. A Milano stavo in un albergo a sette stelle, dove davanti c’erano dei clochard che dormivano riparati dai cartoni". "Per me", continua, "era incredibile non si potesse creare una soluzione, un punto di equilibrio tra il lusso del nostro hotel e la povertà di questi".
"Per questo ho creato la casa di cartone, con una bella architettura classica. È adatta a due persone, per giornate non di grande freddo, ma per difendere una cosa importante per l’uomo: la dignità. Così si possono riappropriare della propria intimità.", conclude Sgarbi.