Anche per il 2017 l’amministrazione a 5 stelle del Comune di Torino utilizzerà i proventi delle concessioni edilizie per gli interventi ordinari. Ad annunciarlo Chiara Appendino, nel corso della discussione sulla delibera degli indirizzi per la redazione del bilancio finanziario triennale 2017/2019.
Per chiudere in pareggio il bilancio 2016 la giunta a 5 stelle aveva deciso di destinare ad interventi di manutenzione, quali il verde pubblico, strade e patrimonio comunale, gli oneri di urbanizzazione. Una misura all’epoca definita di carattere straordinario, come ha ribadito oggi in Sala Rossa l’assessore al bilancio Sergio Rolando,:”nella stessa seduta abbiamo approvato la mozione 91 che ci impegnava a non utilizzarli per la spesa correnti”. “Tuttavia”, ha proseguito, “l’esigenza di provvedere ad interventi di misura straordinaria, quali la manutenzione di verde e strade, unita alla costante diminuzione delle entrate imposta dalla riforma alla contabilità, sono alla base del cambiamento del nostro orientamento”. Un mutamento, ha proseguito Rolando, motivato: “da un’ottica della razionalizzazione della spesa. Vogliamo fare interventi tempestivi, evitando quelli successivi, che potrebbero essere più onerosi. Non vogliamo consentire che l’aspetto estetico della città possa subire un degrado”. “Per tutti questi motivi”, ha continuato l’assessore al bilancio, “abbiamo valutato la necessità di reperire risorse. Nell’ambito di una più ampia programmazione, in sede di approvazione del bilancio, abbiamo deciso di annullare l’efficacia della mozione 91, dando cosi possibilità nel 2017 di utilizzare i proventi in parte corrente. Questo in un’ottica anche di futuri esercizi”.
“Avere già pronto un centro commerciale da due miliardi e mezzo”, ha commentato il consigliere della Lega Nord Fabrizio Ricca.
“La minoranza”, ha replicato il capogruppo del M5S Alberto Unia, “fa attacchi spesso sterili, non guarda avanti, senza mea culpa e prospettiva per i cittadini. Noi abbiamo un progetto definito per Torino. L’obiettivo primario è migliorare la qualità di vita torinesi. Dobbiamo fare uno sforzo collettivo, rimettendo in discussione una decisione, non i punti saldi come il sostegno alle fasce deboli ”.
“Quest’ultimi vent’anni”, ha commentato il consigliere del Pd Piero Fassino, “che il consigliere Giovara ha voluto irridere, sono quelli nei quali Torino ha avuto i più grandi investimenti dagli anni’60”. “Penso alla metropolitana”, ha proseguito l’esponente dem, “al termovalizzatore, che hanno cambiato questa città. Tutto questo non si fa gratis, ma ha un costo”. “Quando si parla del debito della città di Torino”, ha continuato, “va fatto nel senso di amministrazione più ampio. La politica di investimento non si esaurisce nell’arco di un esercizio, ma è pluriennale”.
“Noi non abbiamo tagliato nulla, abbiamo investito sulla cultura, che è determinante per cambiare l’attrattività di un territorio. Voi siete qua a fare i conti con le stesse difficoltà con le quali ci siamo confrontati noi. In cinque anni abbiamo compiuto tutti gli atti nel rispetto della legge. Anzi, all’assessore Passoni abbiamo sempre rimproverato un accesso di prudenza”, ha concluso Fassino.
“Questa istruttoria”, ha commentato Chiara Appendino, “non è la prima che gestisco come sindaco. La mia priorità è tutelare l’ente, che vuol dire prendere anche soluzione di stacco. Nel 2016 c’erano 44 milioni di avanzo, che sono stati usati e quindi non ci sono per il 2017. In partenza alla città è stato imposto di aumentare la spesa di11milioni e mezzo”. “Inoltre”, ha continuato, “c’è la necessità di coprire mutui di Gtt e Infra-To”. Secondo Appendino, nella predisposizione del bilancio previsionale 2017, ci sarebbe la necessità di reperire circa 100 milioni di euro in più rispetto al 2016.
“Torino si trova ad affrontare un equilibrio che l’anno scorso non c’era. Useremo quindi gli oneri per la spesa corrente: io andrò a tutelare l’ente, perché sono il sindaco della città e questo impone scelte dolorose”, ha concluso il primo cittadino.