Cultura e spettacoli - 13 marzo 2017, 15:21

I colori nell’arte, in mostra tra GAM e Castello di Rivoli

Inaugura il 14 marzo “L’emozione dei colori nell’arte”, con 400 opere esposte tra GAM e Castello di Rivoli e si ispira alla poetessa Etel Adnan: “Il colore è la vita”

Il colore nell’arte non è soltanto un aspetto dell’espressione umana, ma è anche un tema sul quale riflettere per comprendere il rapporto che l’uomo ha costruito, nei millenni, con l’arte stessa. Apre domani, 14 marzo, “L’emozione dei colori nell’arte”, doppia mostra allestita dalla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e dal Castello di Rivoli – Museo d’arte Contemporanea, con oltre 400 opere di 130 artisti provenienti da tutto il mondo, che sarà visitabile presso entrambi i musei fino al 23 luglio.

“Durante il secolo scorso – ha spiegato Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice della GAM e del Castello di Rivoli, nonché una delle quattro curatrici della mostra – sono state allestite diverse mostre sul tema del colore nell’arte, basate sulle teorie della percezione sviluppate negli anni Sessanta. Quello che sappiamo oggi, però, è che il colore racchiude un’ampia complessità di significati, la percezione non ha valenza oggettiva”. E su questo presupposto la mostra si snoda attraverso le opere di grandi artisti come Wassily Kandinsky, Edvard Munch, Mark Rothko o gli italiani Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giacomo Balla e Michelangelo Pistoletto.
Il visitatore può quindi percorrere l’indagine compiuta dalla mostra attraverso l’utilizzo del colore nell’arte, osservando movimenti e ricerche artistiche che vanno dallo stile canonico alla completa astrazione. Da Manet a Fontana, da Klee a Warhol, il colore è uno strumento per interpretare la realtà e lanciare un messaggio.

Per comporre questa grande esposizione, diverse opere sono state prestate da grandi musei oltreconfine, come il Centre Pompidou di Parigi o la Tate di Londra, ma ci sono anche opere in arrivo dalla Fondazione Lucio Fontana di Milano.
Alla GAM, poi, sono state installate le scale “firmate” di Jim Lambie, che offrono uno spettacolo scenografico e di forte impatto per chi accede alla mostra. Rivoli, dal canto suo, ha messo a disposizione l’intera Manica Lunga.

"Questa è una grande mostra – ha spiegato Maurizio Cibrario, presidente della Fondazione Torino Musei – e non solo per i numeri, ma soprattutto per la qualità. L'evoluzione dell'espressione artistica viene ripercorsa attraverso il colore, grazie alla sensibilità di chi ha curato l'allestimento".
"Grazie a esposizioni così ricche – ha aggiunto Daniela Formento, presidente del Castello di Rivoli –, dotate di piani di lettura diversi, siamo incentivati a collegare le avanguardie dell'arte contemporanea con quelle scientifiche".

GAM e Castello di Rivoli, quindi, proseguono nella loro collaborazione, già concretizzata due anni fa con iniziative come “Tutttovero”, che coinvolse anche la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e la Fondazione Merz, facendo di Torino e dei suoi dintorni un importante punto di riferimento per l’arte moderna e contemporanea, come ha sottolineato anche Antonella Parigi, assessora alla Cultura della Regione Piemonte: "Vogliamo riportare nel cuore di Torino un museo che parla a un pubblico internazionale, rivolgendosi però anche al pubblico torinese".
"L'alleanza tra GAM e Castello di Rivoli – ha aggiunto Francesca Leon, assessora alla Cultura del Comune di Torino – ha prodotto risultati importanti. Il colore fa parte della nostra vita quotidiana e in questo caso si coniuga anche con il progetto scientifico che sta dietro alla mostra".

“L’emozione dei colori nell’arte”, oltre a Carolyn Christov-Bakargiev, è curata da Marcella Beccaria, Elena Volpato e Elif Kamisli. Vittorio Gallese e Michael Taussig hanno offerto la propria consulenza scientifica alla realizzazione di questo straordinario allestimento, che si rifà alla celebre citazione della poetessa libanese Etel Adnan: “Finché siamo vivi, siamo vivi. Il colore è la vita”.
E nell’arte, del resto, il colore rappresenta tutti gli aspetti della vita, le emozioni, le contaminazioni, la luce e la percezione che l’artista ha del mondo intorno a sé.

 

In copertina: “Profumo” di Luigi Russolo, 1910 (Mart – Museo di Arte e Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto)

Paolo Morelli