Attualità - 24 marzo 2017, 07:00

A Torino potrebbe essere introdotto il registro della bigenitorialità

Per attribuire al figlio di genitori separati il domicilio di entrambi i genitori, con obbligo per le istituzioni di inviare ad entrambi le informazioni. A proporre l'iniziativa il consiglierie Pd Enzo Lavolta

C'è un popolo formato da oltre un milione di genitori che ha meno diritti sui figli, in caso di separazione. L'attuale giurisprudenza tende ad individuare, quando una coppia si lascia, una "collocazione" prevalente per il bambino a casa di uno dei due. Padri o madri che vengono "eletti" a genitore prevalente, con le quali le istituzioni dialogano per tutto quello che riguarda il figlio, dalla scuola alla sanità.

A Torino si sta valutando la possibilità di introdurre il registro della bigenitorialità che attribuisca al bambino il domicilio sia dal padre, che dalla madre, con obbligo per le istituzioni di inviare ad entrambi le informazioni che lo riguardano. A proporre l'iniziativa il consiglieri comunale del Pd Enzo Lavolta, che commenta:"A noi interessa che questa scelta sia condivisa da tutti gli attori, dal tribunale, ai servizi sociali, alla sanità e scuola".

Ascoltato ieri in commissione Marino Maglietta, giurista, ideatore del testo base della legge 54 del 2006 sull'affidamento condiviso e Presidente dell'associazione "Crescere Insieme", ideatrice del registro. "Al di là dell'utilità", ha spiegato," ai fini del contenimento del conflitto, legata ad un'informazione più completa, il pregio maggiore di questa iniziativa è quello di dare una forte sollecitazione dal basso al Parlamento affinché renda ineludibili i contenuti sostanziali dell'affidamento condiviso".

L'ufficio presidenza della Regione Piemonte ha dimostrato una volontà operativa all'iniziativa. La proposta di Lavolta è stata licenziata per l'aula ed ora spetta ad Appendino fare la scelta, civica e politica, di istituire il registro della bigenitorialità a Torino. Prima amministrazione in Italia ad adottarlo in Italia è stata Parma, guidata dall'allora pentastellato Federico Pizzarotti.

Cinzia Gatti