Presentato al PalaRuffini l’ultimo acquisto della Fiat Torino, Ryan Hollins. Con il giocatore presente il presidente Forni ed il direttore generale Renato Nicolai.
Il primo a prender parola è stato il presidente Forni: “Siamo molto soddisfatti dell’arrivo del giocatore che speriamo possa essere utile per il proseguio della stagione. La valutazione è stata fatta al di la degli infortuni, riteniamo che per caratteristiche tecniche, Hollins possa contribuire meglio al gioco contribuire al gioco anche al rientro di DJ White"
Dello stesso parere il direttore generale Nicolai: ”L’idea tecnica di partenza era quella di avere un giocatore che al rientro di DJ rimanesse nel roster e potesse dare al coach maggiori possibilità di scelta. È un giocatore che corre bene il campo nonostante i per 112 kg; rolla molto velocemente e salta, chiaramente predilige un gioco aereo. Vorremmo che desse un contributo di un certo livello sul pick’n roll difensivo. Conosce già alcuni dei compagni, come Jamil Wilson e Chris Wright. È stato subito apprezzato gruppo perchè non si è presentato come uno che ha giocato 520 partite di NBA”.
Dopo l’introduzione dei due dirigenti è arrivato il momento del giocatore ”Sono molto contento di essere qua, - ha esordito il nuovo giocatore gialloblù - ringrazio tutti per l’accoglienza. È la prima volta che vengo in italia, ma è molto più simile agli USA di quello che pensavo: le auto, la moda, e molte persone che parlano in inglese. Il presidente e la società sono riusciti in due giorni a farmi sentire a casa. Per me questo gioco è semplice: bisogna rispettarlo il più possibile, allenarsi duro e giocare duro. Sono contento di essere qua perchè mi sento desiderato e sono grato per l’opportunità.”
Il giocatore poi rispondendo ad una domanda ha ricordato il suo momento più bello di NBA: “A Boston, insieme a giocatori come Kevin Garnet e Ray Allen. Mi hanno insegnato valori importanti, non giocare solo per il denaro, ma per il piacere di giocare. Lavorare duro per giocare sempre meglio".
Hollins poi si è soffermato sul perchè un’esperienza fuori dagli USA: “Se avessi voluto avrei potuto aspettare una chiamata dall’NBA, ma ero stufo di allenarmi da solo. Questa è un’esperienza unica per me e la mia famiglia di vedere il mondo, vedere gente e fare esperienze nuove, per me è una benedizione giocare a basket ed avere tutte queste possibilità.Noi americani hanno sempre un po’ paura di venire in Europa, perchè non sappiamo cosa ci aspetta. I mesi in spagna sono stati un po’ deludenti, ma è stata una buona esperienza. Sono stato un po’ sorpreso di giocare poco, ma la maniera di giocare e di allenare in Spagna è diversa: loro sono molto orgogliosi di come intendono la pallacanestro e spesso è più importante giocare bene che vincere”.
A conferma della passione che spinge l’americano al gioco, il Presidente Forni ha aggiunto: “Non è una persona venale, la trattativa è stata molto veloce e significa passione per la pallacanestro e valori autentici.”
Hollins ha commentato, inoltre, anche le parole di LaVar Ball, padre di Lonzo Ball - stella dell’UCLA, stesso college di Hollins -: “Alonzo ball ha un talento che non si può allenare. Tutti ridono di suo padre perchè fa dei commenti arroganti, ma io rido perchè mi ricorda mio padre che diceva che io sono migliore di Lebron James. Rispetto l’amore che ha per i suoi figli. Non per l’arroganze ma per la fiducia che ha nei suoi figli”
Il nuovo centro della Fiat, poi, ha chiuso con una battuta: “Ho scelto il numero 15 perchè posso difendere dalla posizione 1 alla 5!”.