Eventi - 09 aprile 2017, 11:00

Omaggio a Giuseppe Berto e “Il male oscuro” al Circolo dei lettori di Torino

Martedì 11 aprile, alle ore 18, con il giornalista Pierluigi Battista e la scrittrice Camilla Baresani. Letture di Gianni Bissaca

Il malloppo”, lo chiamava. Il male oscuro non descrive una nevrosi, ma la mima e incarna.
Giuseppe Berto aveva 44 anni e stava malissimo quando lo scrisse, in due mesi di autoreclusione in Calabria. Uscito per Rizzoli nel 1964 e ripubblicato ora da Neri Pozza, Il male oscuro, narrando in prosa modernissima un disagio personale, racconta anche la malattia di un’epoca apparentemente felice. La serata dedicata outsider dell'intellighenzia letteraria italiana, nemico di Moravia e stimato da Hemingway, è martedì 11 aprile ore 18 al Circolo dei lettori con il giornalista Pierluigi Battista e la scrittrice Camilla Baresani. Le letture sono affidate all’attore Gianni Bissaca

Il male oscuro, diventato anche un film nel 1990 con la regia di Mario Monicelli e protagonista Giancarlo Giannini, ottenne subito un grande successo alla sua uscita e fu insignito di numerosi premi. Ma la grandezza di quest’opera non venne pienamente colta come la straordinaria potenza della figura di Giuseppe Berto che rimase ai margini del panorama della letteratura italiana del secondo Novecento. 

Come sovente accade, romanzo e autore conoscono forse soltanto oggi quella che Benjamin definiva «l’ora della leggibilità». Il male oscuro, nota Emanuele Trevi nello scritto che accompagna la nuova edizione, appare come “lo specchio, frantumato ma straordinariamente nitido, di un intero mondo, di un’epoca storica”, un capolavoro assoluto dotato di “un’autorevolezza paradossale, che si basa sulla travolgente energia degli stati d’animo”.

Berto ha ammesso più volte il suo debito con La coscienza di Zeno di Svevo e La cognizione del dolore di Gadda, dalla quale ricavò il titolo stesso del suo libro. Il male oscuro, tuttavia, segna una svolta fondamentale rispetto a queste opere precorritrici: il suo linguaggio è la manifestazione stessa del male. Un’assoluta novità artistica e letteraria che lo stesso scrittore non esitò a battezzare “stile psicoanalitico”.

C.S.