"I Revisori dei Conti hanno individuato quale debito fuori bilancio i 5 milioni di euro relativi all'operazione ex Westinghouse nei confronti di Ream". A dirlo è l'assessore del Comune di Torino Sergio Rolando, durante la discussione in Sala Rossa sul bilancio 2017. Oggi è pervenuta la nota integrativa al parere del Collegio dei Revisori, che nelle scorse settimane aveva promosso il documento della giunta Appendino "con riserva". "Procederemo", ha continuato Rolando, "ad avviare le procedure per il riconoscimento del debito fuori di bilancio, così come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali, e a ritirare l'emendamento".
I revisori dei Conti hanno inoltre presentato un'osservazione riguardando i debiti nei confronti di INFRATO. " La nostra Giunta", ha osservato Rolando, "li ha sempre riconosciuti e ha sempre osservato la dubbia interpretazione seguita dagli Uffici e dalla Giunta precedente". Due le strade che può seguire il Comune per il pagamento: o la rateizzazione in tre anni oppure l'apertura di un mutuo.
Intanto, è arrivata la dichiarazione del gruppo consiliare del PD sulla vincenda Bilancio, con toni tra il polemico e l'ironico nei confonti della Giunta Appendino. "Per la prima volta, dopo 23 anni, il Bilancio del Comune di Torino non pareggia e, anzi, scopre di avere un debito occulto di cinque milioni di euro come certificato dal Collegio dei Revisori dei Conti".
"Come il Partito Democratico ha sempre messo in evidenza in tutte le sedi, già nel 2016 Appendino nascose il debito della Città relativo all’operazione Westinghouse.
L’attività politica e amministrativa svolta in questi mesi dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha reso del tutto evidente che avevamo ragione noi".
"Al primo banco di prova vero, Appendino si dimostra inadeguata e incapace di governare i conti della Città. Ci saremmo aspettati, stante la sua autoproclamata competenza, che almeno l’aritmetica le fosse nota. Prendiamo atto che non è così".
"Questa Amministrazione sta rapidamente portando Torino non solo verso una marginalizzazione economica ma anche, velocemente, verso il dissesto", conclude il Pd.