Cresce bene l’export della nostra regione. Lo confermano i dati relativi elaborati all’interno del “Monitor dei Distretti del Piemonte” dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che analizza l’attività di export nel 2016 dei territori a maggiore vocazione del territorio.
In particolare, nel periodo in considerazione, sono stati soprattutto gli ultimi sei mesi a imprimere un’accelerata, contribuendo – rispettivamente – con un +2,8 e +4,4% tendenziale a un segno più complessivo, anche se limitato a un +0,3%. Quelli piemontesi, dunque, sono riusciti ancora una volta a fare meglio della totalità dei distretti italiani, che invece sono scesi dello 0,4% rispetto al 2015 e di quelli tedeschi, che hanno mantenuto una sostanziale stabilità.
Numeri alla mano, le esportazioni distrettuali piemontesi hanno toccato un nuovo massimo storico, superando quota 7,7 miliardi di euro e spingendo l’avanzo commerciale a 5,1 miliardi di euro, pari all’8,1% dell’intero avanzo commerciale dei distretti italiani e al 32,7% dell’avanzo commerciale del manifatturiero piemontese. Un incremento forse non intenso rispetto al 2015, ma significativo in un anno, il 2016 appunto, caratterizzato dal rallentamento della domanda dei mercati emergenti e da tutte le problematiche – politiche oltre che economiche – che hanno influenzato gli scambi internazionali.
Inoltre, quattro distretti hanno raggiunto il proprio massimo storico di esportazioni: Caffè, confetterie e cioccolato torinesi, Tessile di Biella, Nocciola e frutta del Piemonte e Macchine tessili di Biella. Caffè e confetterie, in particolare, hanno portato sotto la Mole 450 milioni di euro di valore di esportazioni. E proprio quella torinese è stata l’area di distretto con i termini di crescita più significativi: +20,9% rispetto al 2015, pari a più 78 milioni di euro di export. Anche in questo caso, è risultato decisivo il quarto trimestre dell’anno, abbinato all’aumento delle esportazioni verso la Germania.
Osservando il quadro dei nostri migliori clienti, le esportazioni dei distretti piemontesi nell’anno 2016 sono aumentate verso i mercati maturi (+0,8%), grazie soprattutto alle brillanti performance conseguite in Germania, Francia, Stati Uniti e Spagna, mentre hanno registrato una leggera contrazione verso i nuovi mercati (-1,2%), in particolare in Cina e Hong Kong.