Chivasso - 11 maggio 2017, 11:14

"Lavoro nel riuso, ma pago la tassa rifiuti ai massimi"

Da anni a Chivasso lotta perché gli venga riconosciuto il diritto di avere agevolazioni sulla Tari

Come può un mercatino dell'usato, attività principe nel riuso e nel riciclo, pagare la tassa rifiuti come un negozio di calzature? A Chivasso è possibile e, a lottare da anni perché gli venga riconosciuto un diritto sancito da normative europee e italiane, è Giuseppe Vetrano, titolare dal 1998 di un negozio in franchising de “Il Mercatino” che a Chivasso si trova in via Baragino 35.

“Pago la Tari nella categoria 13, equivalente al commercio – spiega Giuseppe (Pino) Vetrano –. E dire che quando mi fu rilascia la licenza, allora era la pubblica sicurezza a farlo, ero stato inquadrato come agenzia d’affari e intermediazione, e pagavo una tassa rifiuti assai inferiore. Per questo motivo oggi la Soget, la società che ha in appalto dal Consorzio di Bacino 16 la riscossione della Tari, mi chiede di pagare gli arretrati e mi ritrovo con il fermo amministrativo dell'auto di mia proprietà per non averla pagata. Sono andato più volte in Comune a chiedere spiegazioni, soprattutto dopo che l’Unione Europea nel 2008 ha approvato una legge sulle agevolazioni fiscali per attività di riciclo, successivamente adottata anche dallo Stato italiano. Mi è stato risposto che è tutto in mano alla Soget, che non c’entrano nulla. Contro Soget ho fatto ricorso davanti a un giudice tributario che, ovviamente, mi ha dato torto. Paghiamo come quei negozi che vendono prodotti confezionati e imballati – prosegue Vetrano -, ma noi non facciamo nulla di tutto questo. Anzi, documenti alla mano, riduciamo non di poco il rifiuto che altrimenti finirebbe in discarica. Nel 2015 abbiamo recuperato 726 mila oggetti per un peso complessivo di circa 1.700 tonnellate, qualcosa come 17 palazzi di 15 piani di rifiuti”.

A Il Mercatino nel 2013 è stato assegnato il premio nazionale sulla prevenzione dei rifiuti, il primo premio per lo «Sviluppo sostenibile nel 2015 settore rifiuti e risorse» e medaglia del Presidente della Repubblica. E' stato calcolato che la catena di negozi di compravendita dell'usato Il Mercatino, da sola, restituisce 10 anni di vita, attraverso il riciclo, all’intera popolazione della Terra. Eppure, a Chivasso, pagano la tassa rifiuti al massimo, o quasi, della tariffa.

Nel 2015, il Movimento 5 Stelle presentò un’interrogazione al sindaco e agli assessori al Bilancio e all’Ambiente relativa alla Tari applicata ai mercatini dell’usato, inseriti in diverse categorie, sempre tra le più alte. La risposta degli uffici competenti rimandava tuttavia ai parametri e alle categorie registrate dal Bacino 16 e dalla Camera di Commercio.

“Paghiamo all'anno 3 mila 700 euro di Tari – dice ancora Giuseppe Vetrano -, un’aliquota che è pari a circa 7, mentre nel resto d’Italia ai miei colleghi, titolari di punti franchising come il mio, applicano un’aliquota massima dell’1,09, si scende in Trentino fino allo 0,60 e a Roma è invece dello 0,80. Anche Torino – aggiunge Vetrano – ha capito la differenza tra noi e un negozio di calzature ma, a Chivasso, non c’è verso”.

Flavio Giuliano