Cultura e spettacoli - 13 maggio 2017, 14:57

I segreti svelati della Chivasso di primo Ottocento (fotogallery)

Dalle illustrazioni di Clemente Rovere nell'ultimo appuntamento con i "Venerdì della Storia

Ieri sera, venerdì 13 maggio, alla biblioteca MoviMente di Chivasso si è tenuta l'ultima serata dedicata ai “Venerdì della Storia”, organizzata dalla Società Storica Chivassese. Dopo le riforme monastiche di Giuglielmo da Volpiano presentate da Claudio Anselmo la settimana precedente, ieri sera è stata la volta di “Viaggio in Piemonte di paese in paese nelle illustrazioni di Clemente Rovere”. Francesco Bonino, responsabile editoriale presso L’Artistica Editrice di Savigliano, insieme al presidente della Società Storica Chivassese Fabrizio Spegis, hanno descritto una ventina di tavole illustrate da Clemente Rovere, nato a Dogliani nel 1807, "segretario di seconda classe" nell'Amministrazione Regia. Prima della sua morte, avvenuta prematuramente nel 1860, aveva realizzato un vero e proprio censimento grafico del territorio piemontese, con 173 località della Provincia di Torino illustrate da oltre 2000 pagine manoscritte e 903 disegni. Un grandissimo patrimonio storico, in quanto è stato possibile ricostruire alcuni elementi storici di diversi comuni piemontesi, compreso Chivasso, che altrimenti non sarebbe stato possibile fare per carenza o assenza di documentazioni scritte o fotografiche.

Nelle illustrazioni del Rovere proiettate su uno schermo in biblioteca, è stato possibile osservare, in una ventina di tavole, molti aspetti della Chivasso dei primi dell'Ottocento pressoché sconosciuti. A partire dalla prima immagine, risalente al 1840, della veduta dell'intera città che si sviluppava all'incirca tra via Siccardi e via Paolo Regis in larghezza e, in altezza, tra l'attuale ferrovia e i viali. Si può osservare, tra le altre cose, come la Canonica non fosse ancora stata realizzata e la piazza del Duomo fosse chiusa all'altezza della Torre Ottagonale. Nell'estremità Est si osservano i resti del Bastione di San Bernardino, ultime traccia dell'antica fortificazione, dove oggi si trova il negozio di Albertone macchine agricole, in prossimità dell'ospedale. Nella cartina disegnata dal Clemente Rovere si nota come ancora esistenti all'epoca di campanili di San Francesco e del Convento di Sant'Agostino (dove oggi c'è il negozio Tezenis in via Torino) e dove ancor oggi si può osservare i resti della sua base.

In un disegno altro si osservano i resti di una torre più piccola accanto alla Torre Ottagonale, assai più alta di oggi, avendo un'ultima parte realizzata in mattoni. Era a base quadrata e veniva usata come polveriera (utilizzata anche come prigione) fino a metà del Settecento, quando poi esplose.

Nelle illustrazioni del Rovere si osserva anche come la Chiesa di Santa Maria Assunta, il Duomo, e Palazzo Santa Chiara siano rimasti praticamente uguali da 150 anni a questa parte.

Clemente Rovere ha realizzato illustrazioni anche di di Castagneto Po, del Regio Fonte di San Genesio, Montanaro, Foglizzo, San Raffaele Cimena, Rondissone, Caluso e Foglizzo.

Flavio Giuliano