Eventi - 15 maggio 2017, 10:40

“Proibitissimo!”, ecco come funziona la censura al cinema

Il progetto, ideato da Irene Dionisio, ha preso il via nell’ambito di Hangar Creatività. In programma due incontri alla Film Commission il 17 e il 25 maggio. Ma non finisce qui

La censura cinematografica racconta una storia che è poi, a ben vedere, la nostra storia nel passato recente. Scene tagliate, battute modificate, montaggi pensati appositamente per non turbare il pubblico. Ed è così che, osservando che cosa viene censurato e in quali anni, si può capire qualcosa sul dibattito politico e sociale di ogni periodo storico.
Proprio sulla censura, Irene Dionisio, regista e direttrice del 32° Lovers Film Festival, ha messo a punto un progetto molto articolato, chiamato “Proibitissimo!” e sviluppato nell’ambito del programma regionale Hangar Creatività, coordinato dalla Fondazione Piemonte dal Vivo. L'idea è stata sviluppata in collaborazione con Vittorio Sclaverani (presidente dell'Associazione Amici del Museo Nazionale del Cinema) e Viola Invernizzi (curatrice d'arte).

Dopo la Open Call per giovani amanti del cinema, ora, grazie alla collaborazione di Film Commission Torino Piemonte, inizierà la fase dedicata ai “talks”, che coinvolgeranno anche i venti profili selezionati dal bando.
“Siamo moto soddisfatti della risposta – ha spiegato Irene Dionisio – e tra i numerosi profili ricevuti abbiamo selezionato venti partecipanti, con un’età media di 25 anni, tra illustratori, scenografi, attori, sceneggiatori, artisti visivi, fotografi e videomaker”. 

Si avvicinano, quindi, due appuntamenti alla Sala Il Movie di via Cagliari 40, entrambi a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Il 17 maggio, alle 18.30, si parlerà di censura e cinema gay, con il giornalista Vincenzo Patanè e con Steve Della Casa. L’incontro, organizzato in collaborazione con Lovers Film Festival, Arci, Coordinamento Torino Pride e Film Commission, sarà seguito dalla proiezione del film “Caligola” di Tinto Brass, uscito nel 1979.

Il secondo appuntamento è in programma giovedì 25 maggio, sempre alle 18.30, e vedrà la partecipazion di Luciano Sovena, avvocato e amministratore delegato dell’Istituto Luce, che converserà con Giulia Carluccio, storia del cinema e presidente di AIACE Torino.
Dopo il dibattito, che affronterà la censura dei film da un punto di vista storico, sarà proiettato il film “Totò che visse due volte” di Daniele Ciprì e Francesco Maresco, opera del 1998. 

“Proibitissmo!”, però, continua. Il gruppo selezionato per il progetto continuerà con altre iniziative nei prossimi mesi. A luglio si terranno degli incontri sui materiali di archivio e le modalità di censura, mentre tra settembre e ottobre sarà organizzato un corso di regia partecipato.
Si proseguirà con “street casting”, montaggio e post produzione fino a dicembre mentre, per l’anno prossimo, sono in programma una mostra al PAV di Torino (febbraio-marzo 2018) e la pubblicazione di un catalogo.

Paolo Morelli