Il Volley Parella Torino chiude al settimo posto nazionale il campionato Under 19 maschile al termine delle finali disputate questo weekend a Bormio.
Un risultato importante che vede la società torinese sopravanzare tante società di Serie A e soprattutto permette ai biancorossoblu di qualificarsi per la Junior League, campionato nazionale Under 20 a 12 squadre organizzato dalla Lega.
Nel girone i parellini superano Santa Croce e Potenza, entrambe 3-0, per poi cedere 0-3 a Macerata in una gara comunque lottata e giocata fino alla fine, che ha visto più volte i torinesi condurre nel punteggio.
Gli ottavi di finale hanno messo di fronte i ragazzi di Battocchio a Modica ed è arrivato il successo per 3-0 che ha qualificato di fatto il Parella alla Junior League, promuovendo i biancorossoblu tra le prime otto società d'Italia.
Nei quarti di finale contro Modena il grande rammarico. Il Parella cede 3-0 commentendo però tanti, troppi errori, soprattutto in attacco. I torinesi giocano contratti e pagano il fatto di non aver mai giocato gare così nel corso della stagione.
Con lo stesso risultato i biancorossoblu si devono inchinare anche a Treviso nella semifinale 5/8 posto, nell'unica partita in cui si nota una reale differenza tecnica tra il Parella e l'avversario.
I parellini però ci tengono a finire bene e nella finale per il settimo posto, dopo aver perso il primo set, hanno una bella reazione e si impongono su Milano 3-1.
Il Parella ha ringraziato le società che hanno collaborato a questo progetto: Mondovi, Pivielle, Arti e Mestieri e Pmt.
"Si è trattata di una fantastica esperienza - dice coach Battocchio - per le premesse che avevamo. Questo era un gruppo di giocatori senza essere squadra perchè non ci siamo di fatto mai allenati insieme. Abbiamo pagato questa situazione e il non essere abituati ad affrontare certe partite e difficoltà. Il risultato finale è comunque un ottimo settimo posto in Italia al termine di un torneo in cui ce la siamo giocata con tutti, società di Serie A dai grandi budget compresi. Ciò significa che dove non arrivano i soldi si può compensare con il lavoro. Quello che sta succedendo però ci deve far riflettere perchè in Piemonte se vogliamo fare il salto di qualità si deve lavorare di più sul territorio".