La Francia porta un esempio all’Europa. Ora spetta alla comunità continentale raccogliere il testimone dai transalpini.
Il ministro della Salute Ségolène Royal infatti ha di recente fatto approvare una legge che obbliga di proporre ai clienti delle officine la riparazione tramite ricambi rigenerati. Un provvedimento percorre la strada intrapresa dal governo francese negli ultimi anni, nel tentativo di rendere il Paese più attento a questioni come il riciclaggio e l’ecosostenibilità.
Prima di tutto è importante educare alla cultura del riciclo. Facendo capire ai clienti che comprare ricambi rigenerati non significa montare sulla propria macchina un prodotto di minore qualità. Il procedimento di smontaggio delle diverse componenti di un’automobile viene effettuato con cura, e sono persone di competenza a valutare la possibilità di riutilizzare ognuno dei diversi componenti. Pezzo per pezzo, si decide quali possono entrare a far parte di un nuovo meccanismo in modo efficace e quali invece non possono mantenere il livello standard. I componenti selezionati vengono poi testati proprio come accade con quelli nuovi. Se la prestazione non è simile, il pezzo difettoso (riciclato o nuovo) viene scartato per essere smaltito. Si rischiano fregature? Assolutamente no, visto che la garanzia ha la stessa durata: due anni. Il tempo standard per ciò che riguarda un’automobile. La maggior parte di motorini e alternatori sostituiti sono già in realtà rigenerati, per una percentuale dell’80%. Le altre componenti dell’auto di solito non superano il 50%, mostrando comunque una certa parità tra nuovo e riciclato.
Un’altra parziale garanzia della qualità del sistema è che funziona da decenni. La prima società a proporre i ricambi generati è stata la Allied, nel lontano 1940. L’epoca negli Stati Uniti non era semplice, con la limitata disponibilità di prodotti causata dallo scoppio del conflitto mondiale in Europa. Passata la situazione d’emergenza, non è terminato l’utilizzo del sistema, adottato nel vecchio continente prima da Volkswagen e poi da Bosch e Valeo. Se l’esperienza è fattore di qualità, quasi 80 anni di un mercato mondiale possono essere un bel biglietto da visita.
Adottare la riparazione tramite ricambi rigenerati significa permettere un risparmio energetico ed economico non indifferente. Si parla di numeri corrispondenti a 350 petroliere e 8 centrali nucleari, con immagini che certo colpiscono i cittadini. Con il materiale riciclato si evita una produzione corrispondente a un treno lungo 3.000 km, circa due volte l’Italia. Al nostro Paese una legge in questo settore potrebbe fare comodo, aiutando a risparmiare sul materiale. Ma visto che ancora in Italia di ricambi rigenerati non se ne parla, i consumatori cercano comunque di risparmiare muovendosi per via alternative, magari utilizzando il web per gli acquisti. Poniamo che si è alla ricerca di un ricambio Renault, basterà visitare questa pagina web – Espertoautoricambi ed il gioco è fatto.