Eventi - 17 maggio 2017, 10:59

Scuola Cottolengo testimonial del nuovo spot dell’8xmille, presentato ieri al Circolo della Stampa

Ben 3 spot per la tv, 5 per il web, pubblicità radiofonica e affissioni: il pacchetto pubblicitario della Conferenza Episcopale è stato lanciato il 23 aprile scorso. Presentate “storie di carità, remunerazione dei sacerdoti e azioni di pastorale per giovani, famiglie e anziani”.

Si è tenuta ieri la tappa torinese della campagna per la raccolta dell’8xmille. Nella signorile cornice di palazzo Ceriana Mayneri, è stato presentato il nuovo spot della Conferenza Episcopale Italiana “Chiedilo a loro”. Tra i testimonial di quest’anno: la scuola dell’istituto Cottolengo.

“Questa conferenza stampa non vuole essere uno spot”, precisa Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, anticipando eventuali critiche.  “E’ un modo per evidenziare quanto di bello ci circonda. La solidarietà e l’accoglienza, la lotta per l’inclusione dei bisognosi, dei poveri e degli immigrati, è più diffusa di quanto pensiamo”.

Il pacchetto pubblicitario teso a incentivare le offerte rivolte alla Chiesa, consiste in 3 spot per la tv, 5 per il web, oltre alla comunicazione radiofonica e all’affissione.

“Manca una prospettiva per i dimenticati. O meglio, per chi non vota”, afferma, con un colpo di fioretto, Don Andrea Bonsignori, direttore della Scuola Cottolengo: “E’ uno scandalo che si sentano ancora casi di omicidio-suicidio in famiglia, perché i genitori non sanno che fare col figlio affetto da disabilità”.

“Sulla grande spinta di Giuseppe Cottolengo, abbiamo voluto avviare un pensiero sul ‘dopo di noi’, che non deve essere domani, quando il genitore mancherà, ma oggi”, prosegue Don Andrea. “L’esperienza della cooperativa Chicco Cotto ci permette di dare un lavoro vero, dignitoso, ai soggetti con difficoltà”.

Partire dalle capacità dei ragazzi, assicurando un’applicazione pratica alle loro abilità: con il progetto Chicco Cotto, avviato nel 2013 in collaborazione con Lavazza, la scuola Cottolengo forma professionalmente ragazzi della scuola media, abili, disabili o con problemi scolastici. Partendo dalla gestione delle macchine del caffè e dei distributori di merendine.

“La Chicco Cotto sta diventando anche MeccaniCotto e ImbianCotto: coop di ragazzi con disabilità, che riparano auto o imbiancano pareti”, continua Don Andrea: “E’ un principio che si declina in diverse attività, dall’approvvigionamento materiali al conteggio delle monete. Tutti i lavori ripetitivi e ad alta precisione sono adatti ai bambini affetti da autismo, i migliori a svolgere mansioni di questo tipo”.

Il progetto Chicco Cotto si è fortemente consolidato nel 2015: “Grazie al Vescovo Nosiglia abbiamo avuto l’appalto per la sindone, gestendo noi tutte le macchinette. Ci ha dato la spinta economica per poter ampliare il progetto e svilupparci. A Torino abbiamo già 30 negozi”.

In cantiere sono previsti punti vendita ad Arezzo e Roma. Il numero dei ragazzi coinvolti - ad oggi 30 - mira ad aumentare di anno in anno: “50 con il 2018”, conclude Don Andrea.

“Oggi la Chiesa, anche grazie all’8xmille, è diventata un ammortizzatore sociale, capace di avviare progetti come il Cottolengo”, interviene Matteo Calabresi, responsabile del servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica. Ammonta a più di 1 miliardo di euro l’anno il contributo che la Chiesa Cattolica riceve attraverso il meccanismo dell’8xmille. La somma ricevuta viene poi spartita in “esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero e interventi caritativi a favore della collettività, nazionale o del terzo mondo”.

Federica Cucci