No al Salone dell’Auto al Valentino. A dirlo a gran voce sono le associazioni Italia Nostra Torino, Pro Natura Torino e Salviamo il Paesaggio Torino, in una lettera aperta al sindaco Chiara Appendino, in programma dal 7 all’11 giugno presso il Parco.
“Una manifestazione”, spiegano le associazioni, “che troverebbe una sua più logica collocazione al Centro Fieristico del Lingotto, attrezzato e con vasta dotazione di parcheggi, o in alternativa nei vasti spazi di Torino Esposizioni, prima sede negli anni ’50 del Salone dell’Auto, oggi vuoti e inutilizzati, oppure nelle grandi aree di Mirafiori (oggi semivuote)”.
Un vero e proprio esaltano “show rooms” di 200 mq, che “favoriranno l’interazione tra cliente e automobile”, e consentiranno i “test drive”, sebbene: “il Regolamento del Parco escluda espressamente lo svolgimento di manifestazioni commerciali e motoristiche”.
“Nelle edizioni precedenti”, proseguono Italia Nostra Torino, Pro Natura Torino e Salviamo il Paesaggio Torino, “l’Amministrazione Comunale aveva sancito la totale gratuità della concessione del suolo pubblico, con l’esclusione del pagamento della COSAP, e un mancato incasso di circa 250.000 Euro. Eppure si lamenta la scarsezza di risorse da iscrivere a bilancio, e il Verde “piange” per i continui tagli alle spese per la manutenzione ordinaria”.
“Allora la nostra domanda è: dove sta l’interesse pubblico di questa iniziativa? Perché i parchi cittadini devono essere sempre vittime sacrificali di iniziative che li snaturano? Un parco per essere vivo deve anche ospitare manifestazioni sportive, musicali, ricreative, purché a basso impatto ambientale, ma certo non iniziative commerciali devastanti che attirano decine di migliaia di auto dei visitatori, intasando i corsi e i quartieri circostanti come nel caso di San Salvario, mentre esistono strutture già appositamente attrezzate, senza incrementare ulteriormente la produzione di inquinanti e micro polveri di cui tanto si parla e per cui ben poco si fa. Quando vedremo un’inversione di tendenza da parte di questa amministrazione?”, concludono le tre associazioni.