Ci siamo. A vent'anni dalla demolizione, domani lo stadio Fildelfia, teatro delle imprese del Grande Torino, finalmente rinascerà. Oggi ci sarà la preview nel pomeriggio, alla presenza delle istituzioni, con il presidente Cesare Salvadori a fare gli onori di casa, dopo la scopertura dei Pennoni della Memoria e della targa alla memoria di Don Aldo Rabino, lo storico cappellano granata scomparso nel 2015.
Domani, 25 maggio, alle 10 il taglio del nastro e poi ci sarà l'ingresso libero per le migliaia di tifosi, non solo granata, che fremono dalla voglia di ammirare l'impianto - rimodernato e ristrutturato - che ospitò le gesta di Valentino Mazzola e compagni. Ad integrare le scarne manifestazioni ufficiali previste, nasce da un'idea del Museo del Grande Torino l'iniziativa "la Luce degli Immortali sul Fila". Domani, dall'imbrunire, un fascio di otto riflettori proietterà sulla Città di Torino e sul rinato Filadelfia, giochi di luce bianchi e granata, a rendere onore al Grande Torino.
Il ragguardevole costo dell'iniziativa se lo sono accollato alcuni amici del Museo e tifosi granata, in una miscellanea di provenienze trasversali alla società civile, a testimonianza dell'universalità dei valori che erano propri del Grande Torino e del suo Tempio.
Si ringraziano quindi per il contributo economico lo Studio Mascheroni, Out of Design dell'architetto Marco Bo, il Consorzio Logistico La Piave, il Toro Club Eusebio Castigliano Vercelli, il Toro Club Secolo Granata Druento, Ezio Sindici, Giorgio Fossati Fotografia, la Banca Alpi Marittime sede di Torino, Angelo Marello, Giancarlo Bonetto, Massimo Boidi, Edoardo Bonaiuti, Gianluca Vignale, Pierluigi Marengo, Umberto Ferrero, i locali "Al Fila" di Domenico Massasso e "Vertigo" di Andrea Carbonara e un gruppo di tassisti granata.