Sono serviti pochi minuti per rompere l'incantesimo. Il primo gol del nuovo Filadelfia lo ha segnato proprio il Torino. Quello dei ragazzi 2004, che contro i pari età dell'Alessandria hanno dato il via al quadrangolare (con Pro Vercelli e Novara) in memoria di Don Aldo Rabino, ex cappellano del Toro, scomparso nei mesi scorsi e oggi sostituito da don Riccardo Robella.
Proprio ai giovani, che sognano di essere i calciatori del futuro e che don Aldo ha sempre portato nel cuore, è stato affidato l'onore di inaugurare il rinato Fila, calpestare le stesse zolle che furono di capitan Valentino Mazzola e dei suoi portentosi, quanto sfortunati compagni del Grande Torino.
Tribuna gremita, spalti con alcuni vuoti, ma tanto entusiasmo, prima per l'inno nazionale e i bersaglieri, poi per il cerimoniale con Paolo Pulici a dare il simbolico calcio d'inizio e il presidente Urbano Cairo ad accogliere il popolo granata nel loro ritorno a casa. Un ritorno che sembra aver pacificato anche la tifoseria, spesso critica nei confronti dello stesso Cairo, accolto invece solo da applausi e consensi nel pomeriggio di oggi. Anche questa è la magia del Filadelfia.