Si chiamava Aldo il bimbo di sei anni morto travolto da una vettura in gara a Coassolo, durante il "Rally Città di Torino". La Super 2000, condotta dall’equipaggio biellese composto dal navigatore Luca Pieri e dal pilota Cristian Milano, ha investito quattro spettatori: oltre al bimbo morto, anche i genitori e un fratellino di 3 anni.
L’incidente è avvenuto alle 11:42 di questa mattina e gli organizzatori hanno sospeso immediatamente la gara. In base ad una prima ricostruzione l'auto, avrebbe toccato il cordolo di cemento della strada, finendo al di là della linea di sicurezza. Secondo gli inquirenti la famiglia, originaria di Coassolo, si sarebbe trovata in una zona del circuito nella quale non avrebbero dovuto aver accesso gli spettatori.
“Abbiamo predisposto”, commenta Mario Ghiotti, organizzatore del rally, “tutto quello che ci è stato richiesto e i piani di sicurezza sono state visionati e approvati dalle autorità competenti. Purtroppo non ero presente sul posto, ma c’è stata dell’imprudenza”.
“Le condizioni del pilota”, ha spiegato il dottore di gara Graziano Madoglio, “non sembrano gravi. Ha delle fratture a livello costale e un trauma cranico commotivo. Il bambino è stato rianimato per 50 minuti dal medico, già al suo arrivo le condizioni erano gravi”.
Cristian Milano, in passato, aveva già fatto il percorso di gara. “La vettura”, ha spiegato Alfredo Delleani, direttore di gara, “si è fermata 130 metri dopo l’incidente”.
La macchina è sotto sequestro e gli inquirenti hanno acquisito la scatola nera a bordo. La speranza è di riuscire ad avere le informazioni, così come dalla telecamera a bordo.