Lo scorso novembre, la Circoscrizione 7 ha approvato una deliberazione di intenti per la riqualificazione del quartiere Aurora. Ieri, 6 giugno, si è tenuta una commissione sui punti proposti, in particolare la riconversione dell’area ex OGM di via Cuneo, oltre 72.000 metri quadri di superficie oggi completamente abbandonata a se stessa.
Uno spazio immenso, di proprietà di Esselunga, che negli intenti della 7 è strategico per la rivalutazione edilizia del quartiere e per la lotta al degrado. All’incontro è intervenuto anche il vicesindaco di Torino, con delega all’urbanistica, Guido Montanari.
A coordinare l’incontro, chiesto a suo tempo anche dall’opposizione di centrodestra alla Circoscrizione 7, anche i consiglieri Pino La Mendola (presidente della commissione Aurora) e Valentina Cremonini (coordinatrice della IV commissione Pianificazione territoriale locale).
“La riqualificazione delle ex OGM – ha sottolineato Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7 – potrebbe portare nuove attività commerciali, innescando un processo che abbiamo già visto, con successo, nel caso dell’ex Incet. Sappiamo che molto è vincolato alle risorse economiche della città, ma abbiamo visto che se c’è la volontà politica qualcosa si muove”.
Montanari, ospite della 7 per la seconda volta, ha rivelato che qualcosa, all’orizzonte, in effetti c’è. Nel giro di tre o quattro mesi, ha annunciato, Esselunga dovrà presentare un progetto al Comune, che riguarderà anche l’area di corso Bramante, dove dovrebbe sorgere un nuovo centro commerciale alle spalle dell’attuale Carrefour, con il quale, però, “ci sarà una collaborazione”.
Il vicesindaco ha già incontrato due volte l’ingegnere Mauro Sillani, progettista di Esselunga, che ha posto interesse su entrambe le aree. Le ex OGM, in particolare, dovrebbero essere spacchettate in diverse destinazioni d’uso, con un progetto interamente a carico della catena milanese, che il Comune dovrebbe ricevere e valutare entro i prossimi sei mesi.
“Vogliamo partire il prima possibile con una media struttura – ha spiegato Montanari –. Il cosiddetto ‘lingottino’ diventerà uno studentato, mentre la ‘basilica’ ospiterà un polo logistico per l’e-commerce, destinato a luogo di deposito e smistamento delle merci. Sarebbe un uso intelligente dello spazio, anche perché penso che l’e-commerce sia il futuro del commercio”.
Le altre aree, invece, dovrebbero essere destinate a piccole attività commerciali, coworking e housing sociale.
Ma c’è anche in ballo una collaborazione con “un grande operatore d’arte internazionale”, che punterebbe su 20-23.000 metri quadri di superficie delle ex OGM per costruire un polo d’arte. Niente di certo, ma i primi contatti sarebbero già avvenuti.
Gli interventi dei cittadini, tuttavia, hanno spostato l’attenzione anche sugli altri problemi del quartiere Aurora, sottolineando che, al di là della riqualificazione in sé (comunque lunga e economicamente onerosa), servirebbe una strategia complessiva per l’intera zona. Le criticità maggiori riguardano i Giardini Alimonda e il trincerone di via Saint Bon, oltre allo spaccio, ai problemi di sicurezza purtroppo assai noti e alla scarsa presenza della polizia municipale che i residenti lamentano da tempo.
Questioni molto complicate, non tutte, a onor del vero, di competenza del vicesindaco, che comunque ha risposto facendo ammenda: “Stiamo lavorando su questi temi e gli effetti non sono immediati. Forse anche noi credevamo che le cose fossero più facili e invece non lo sono. Sei vigili non sono presenti vuol dire che non li abbiamo a disposizione. Anche per questi motivi la Giunta vuole individuare una persona alla quale affidare la delega alla sicurezza (che potrebbe finire all’assessore allo sport, Roberto Finardi, ndr)”.
“Intanto – ha concluso Montanari – stiamo per assumere 20 geometri affinché facciano verifiche negli appartamenti, per evitare affitti schifosi a persone in difficoltà. Quello che serve per superare il degrado, però, è anche la nostra vigilanza personale, di singoli cittadini”.
“La Circoscrizione 7 – ha aggiunto poi il presidente, Luca Deri – richiede all’amministrazione tempi certi sul recupero dell’area ex OGM. La progettazione proposta ci pare interessante. Chiederemo un incontro al vicesindaco e alla proprietà per verificare nel dettaglio la proposta. Il quartiere Aurora non ha più tempo di aspettare”.