Venerdì 16 Giugno, alle ore 21, si terrà un convegno di presentazione del libro “Attacco alla Famiglia”, edito da Apf, Alliance for Peace and Freedom coordinamento dei Partiti Nazionalisti Europei il cui Presidente è Roberto Fiore Segretario Nazionale di Forza Nuova, presso la sede del MCL in Corso Regina Margherita n° 192 organizzato dall’associazione “Ordine Futuro Piemonte”, “Alliance For Peace and Freedom” e “Movimento Cristiano Lavoratori”.
Il convegno avrà illustri relatori come mauro Carmagnola, Politologo e Presidente di MCL, Alfonsina Dardano, Docente presso la facoltà di medicina UniTo, Luca Pantanella, sindacalista UGL, Stefano Saija, Dirigente Nazionale di Forza Nuova, Alessandro Forno, Consigliere Comunale di Murello, si spazierà dalla legalizzazione delle coppie omosessuali, alla propaganda gender, passando per la sessualizzazione precoce dei bambini. Tutto questo alla vigilia del GayPride che si terrà a Torino sabato 17 Giugno, il convegno tende ad alzare la guardia contro la deriva della società moderna che tende a riconoscere diritti che per natura non gli competono al mondo LGBT, mondo che, dietro lo scudo dell’omofobia, tende di attestarsi quale nuova realtà sociale, invece non è altro che il voler trasformare dei capricci di pochi ricchi in privilegi a discapito dei più deboli ed in questo caso dei bambini.
Cos’è “Attacco alla famiglia”, è un libro edito da APF che espone in maniera agile, ma al contempo approfondita, le aberrazioni che stanno minando la cellula base della società, la famiglia, e con essa il futuro della società stessa. Solo politiche che tutelano la famiglia e l’infanzia, come inizia ad avvenire in Europa Orientale (Russia, Polonia e Ungheria in primis) oppure autentiche proteste popolari come nel caso francese, possono imprimere una svolta nel presente, in grado di modificare un futuro quantomeno incerto se non tragico.
“L’Europa, così come la conosciamo – sostiene Ordine Futuro Piemonte – rischia di scomparire e con essa la sua millenaria civiltà. Non carestie, guerre o epidemie, stanno mettendo a rischio il futuro del continente, bensì il calo demografico a cui nessun governante, salvo rare eccezioni, sta pensando di porre rimedio”.