Attualità - 13 giugno 2017, 16:11

Piazza San Carlo, partita la Commissione di indagine

Lavolta:"Il nostro obiettivo è fare chiarezza. Non abbiamo nessun interesse a sovrapporci, intralciare o ricercare eventuali responsabilità già oggetti della Magistratura. Con rispetto e distanza abbiamo compiti diversi"

“L’obiettivo è fare chiarezza. Capire chi ha fatto la scelta politica di montare i maxischermi in piazza San Carlo, così come tutte le procedure amministrative per la serata di Champions”. A dirlo è Enzo Lavolta, al termine della prima riunione della Commissione di indagine svoltasi oggi in Comune. Uno strumento voluto dalla minoranza, ma poi fatto proprio anche dal M5S, per fare chiarezza sulla responsabilità dei fatti del 3 giugno, dove più di 1.500 persone sono rimaste ferite travolte dalla folla mentre assistevano alla finale di Champions.

Il primo incontro di oggi era per condividere il metodo di lavoro, :”dalla decisione sui documenti da acquisire”, spiega Lavolta,”a chi audire. Si tratta di un lavoro serrato, che ci vedrà impegnati tre volte a settimana”.

L’obiettivo, anche indicato in delibera, è di produrre una relazione entro il 7 luglio. Della Commissione fanno parte nove membri, cinque della maggioranza e quattro della minoranza. Per il Movimento 5 Stelle Marco Chessa, Valentina Sganga, Francesco Sicari, Aldo Curatella e Carlotta Tevere. Nomi scelti dal gruppo per le loro competenze e ruoli occupati. Chessa è vicepresidente della Commissione Controllo di Gestione ed insieme a Sganga e Sicari siede in quella della Polizia Municipale.  Curatella è ingegnere specializzato in sicurezza, mentre la Tevere come avvocato può seguirne gli aspetti più legali.

Per la minoranza ne fanno parte Fabrizio Ricca, Stefano Lo Russo, Silvio Magliano e Enzo Lavolta, che la presiede. Originariamente a guidarla dove essere Francesco Tresso, su proposta del vicepresidente del consiglio, ma :”sono prevalse logiche politiche”, come ha commentato lo stesso Tresso su facebook.

“Il nostro obiettivo è fare chiarezza. Non abbiamo nessun interesse a sovrapporci, intralciare o ricercare eventuali responsabilità già oggetti della Magistratura. Con rispetto e distanza abbiamo compiti diversi”, conclude Lavolta.

Cinzia Gatti