Eventi - 17 giugno 2017, 09:35

Al parco del Valentino di Torino comincia l'estate multiculturale

Tante le attività organizzate dall'Associazione Asai, per permettere ai ragazzi di partecipare ad attività dalle quali rimarrebbero esclusi

Due mesi di incontri, sport e arte. Questo il tema centrale di EstAdo, il lungo insieme di iniziative organizzate dall'associazione interculturale Asai. Da ieri, 16 giugno, fino al 25 di luglio, sulla collinetta del parco del Valentino, i volontari hanno allestito il tendone sotto il quale si terranno le attività. Il tutto per “aggregare le diversità” e offrire alla città un polo di svago e di socialità.

EstAdo nasce per rivolgersi ai ragazzi, italiani e stranieri, e offrire loro la possibilità di una partecipazione ad attività dalle quali normalmente restano esclusi.: persone che vengono dalle comunità, che seguono le attività di Asai e il doposcuola di questa, ma anche minori inseriti in strutture. Il tutto è gratuito, a porte aperte, tanto che nelle scorse edizioni, insieme ai 90 iscritti, decine e decine di persone hanno partecipato ogni giorno. “E' anche per questo che ogni anno ci sono sempre più persone che vengono qui”, dice Davide, dell'associazione.

E anche per questa edizione le attività non mancano: calcio balilla, volley, ping pong, laboratori artistici, scrittura creativa, giochi da tavolo, corsi di teatro, laboratorio rap e altro ancora. “Quest'anno il tema è quello dei muri e dei confini – prosegue Davide – per andare oltre i limiti fisici e sociali. Vogliamo costruire un muro di polistirolo in cui ogni persona può decorare un suo mattone”.

“Lo facciamo per offrire proposte gratuite a chi frequenta la città, ma che non può accedere alle attività a pagamento in strutture ad hoc. Cerchiamo di coinvolgere il tessuto di giovani che si muove intorno a noi. Il tutto, inoltre, viene fatto in un luogo molto particolare di Torino, la collinetta del Valentino, dove durante l'anno avvengono diversi fatti di cronaca”. E i risultati arrivano, dice Davide: “Alle nostre attività hanno partecipato anche diverse persone che vivevano nell'illegalità, ma che grazie ai nostri percorsi hanno fatto un primo passo per distaccarsi da quelle dinamiche, entrando poi nel mondo del lavoro”.

Il tutto messo in piedi dai volontari e con i mezzi dell'associazione. Un fattore, questo, che non semplifica le cose: “Ogni anno ci sono sempre meno risorse. Non abbiamo nessun aiuto economico e l'edizione della prossima estate, al momento, è a rischio”.

Bernardo Basilici Menini