Eventi - 24 giugno 2017, 08:00

Farò 2017: il toro cade dalla parte giusta

Ma per un pelo non si è piegato verso Palazzo Madama. Il corteo storico ha attraversato il centro di Torino rendendo omaggio al Duomo e al Municipio

Un farò probabilmente meno partecipato del solito, complice il caldo soffocante di questi giorni, ma comunque atteso, ha regalato a Torino un altro anno di prosperità. Questo, almeno, secondo la tradizione. Il toro posizionato sopra la pira, accesa in piazza Castello, è infatti scivolato verso Porta Nuova, anche se in diagonale, tant’è che tra le persone che hanno assistito c’era il dubbio che fosse caduto verso Palazzo Madama.

Prima dell’accensione della pira, dal palco allestito in piazza Castello sono stati ricordati Andrea Flamini, l’ex Gianduja scomparso poche settimane fa, ed Erika Pioletti, che ha perso la vita per i postumi degli incidenti di piazza San Carlo. Il suo nome è stato pronuncianto anche da Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro, invitato sul palco della piazza.

Ma nel tardo pomeriggio di ieri, prima di ritrovarsi al cospetto di Palazzo Madama e di Palazzo Reale, il tradizionale corteo storico che anticipa la festa di San Giovanni ha attraversato le vie del centro di Torino. Partito da piazza Carlo Felice, con la banda della Polizia municipale di Torino e diversi gruppi di rievocazione storica, il colorato e rumoroso fiume di persone in costume ha raggiunto prima il Duomo e poi il Municipio.
Il corteo ha reso omaggio al gonfalone della Città di Torino, della Città Metropolitana e della Regione Piemonte, con Gianduja e Giacometta che prima si sono intrattenuti con il parroco del Duomo di Torino. “Il pane che ci è stato dato – ha commentato – è un simbolo che ci dice molte cose: dobbiamo guadagnarcelo e ci deve essere per tutti, dobbiamo essere buoni come il pane e vincere tentazioni e cattiverie che in questo momento della storia possono essere contagiose”. 

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, con la giunta quasi al completo – in prima linea l’assessore Roberto Finardi e il vicesindaco Guido Montanari, poi il neo assessore Unia e l’assessora Patti – ha accolto il corteo a Palazzo Civico. Sono stati ricevuti i rappresentanti dell’Associassion Piemonteisa e della Famija Turineisa, con le due maschere torinesi della commedia dell’arte.
Una giornata di rievocazioni, tradizioni e memoria che anticipa, anche quest’anno sotto un buon auspicio, il clou della festa patronale di Torino.

Paolo Morelli