"Dall'Assemblea torinese dell'Unione Industriale emergono dati chiari e per nulla incoraggianti: a dispetto della retorica renziana il job act non ha favorito alcuna ripresa occupazionale in Piemonte".
"Ma anche dalla Regione e dal Comune di Torino gli interventi promessi per rilanciare la produttività manifatturiera rimangono solo vaghi auspici per il futuro, senza alcun dettaglio normativo", attaccano Augusta Montaruli, Esecutivo Nazionale FDI-AN, e Maurizio Marrone, Consigliere Regionale FDI-AN del Piemonte, che spiegano: "Gli industriali torinesi chiedono di "rivitalizzare" il progetto OPER FOR BUSINESS, un ambizioso piano di sburocratizzazione e agevolazioni pubbliche agli investimenti, che, annunciato tra squilli di tromba da Chiamparino e Appendino ormai un anno fa, è rimasto propaganda su lettera morta".
"Anche la proposta di Unione Industriale di promuovere la realizzazione a Torino di Manifacturing Centres sull'esempio britannico di Coventry si scontra con la brutta esperienza già impolverata di TNE: costata a Regione e Comune quasi 70 milioni sin dalla fondazione, doveva rivitalizzare gli immobili rilevati da FIAT con la collaborazione imprese - atenei per un centro tecnologico di rilancio produttivo manifatturiero, ma sappiamo tutti com'è finita, con aule studio del Politecnico affiancate a capannoni rimasti vuoti e la liquidazione annunciata dal Sindaco Appendino".
"Sono queste le risposte concrete di Regione Piemonte e Comune di Torino alle suggestioni degli industriali torinesi?", si interrogano Marrone e Montaruli.