Politica - 26 giugno 2017, 07:33

Il sindacato di Polizia "Italia Celere": "Chiudere i centri sociali come Askatasuna"

Dopo i fatti di piazza Santa Giulia non si placano le polemiche. E di mezzo ci va anche il sindaco, che "si permette di demonizzare il questore"

Non si placano le polemiche dopo gli scontri della scorsa settimana in piazza Santa Giulia. A tornare sull'argomento, questa volta, è il sindacato di Polizia "Italia Celere", che rimarca la propria posizione e ne ha per tutti, antagonisti e sindaco compresi.

"I gravi fatti di Torino - dicono dal sindacato - denotano lo stato di (IL)legalità in cui versa il nostro Paese. È uno Stato che soffre d’illegalità quel Paese in cui cittadini si riuniscono accerchiando e picchiando le Forze dell’Ordine con la speranza dell’impunità. È uno Stato che soffre d’illegalità quello in cui il sindaco di una delle città più importanti d’Italia si permette di demonizzare un Questore, nominato, come gli altri del resto, perché tecnico e competente. È uno Stato di Illegalità quello che vuole far reggere la propria Democrazia su basi inconsistenti di demagogia e populismo quando poi su queste si costruiscono convinzioni avverse alla Giustizia Sociale! Questi i motivi che portano 4 poliziotti all’ospedale per il divertimento di pochi impuniti che giocano a non rispettare le regole da una vita".

"In uno stato democratico e giusto - concludono - il centro sociale Askatasuna verrebbe chiuso all’istante; in Italia invece allontaniamo i poliziotti per paura che i poverini dei centri sociali (così li dipinge l’opinione pubblica) continuino a fare i piagnistei da viziati. È giunto il momento di dire le cose come stanno, i centri sociali così violenti vanno chiusi, sono alla continua ricerca di libertinismo e non di Libertà, parola questa fin troppo nobile. Ma non basta la ricerca sfrenata di impunità, a peggiorar tutto a questa si aggiunge l’appoggio dei politici strilloni che per demagogia cavalcano l’onda elettorale e sparano a zero addirittura sulle Autorità dello Stato, e questo è un grave reato contro la Personalità dello Stato".

r.g.