Elisa Favaron del Palazzo delle Misture di Bassano del Grappa con la sua polibibita “La sfacciata” si è aggiudicata ieri a Torino il titolo di Miscelatore Futurista Record Nazionale 2017.
Nel corso della finale della competizione dedicata alla miscelazione futurista e organizzata dalla casa astigiana Giulio Cocchi in collaborazione con altre case storiche della liquoristica nazionale (Alpestre, Campari, Fabbri, Luxardo, Nardini, Strega, Tassoni e da quest’anno Vecchia Romagna), sono state assegnate anche delle menzioni speciali.
Menzione speciale Giulio Cocchi a Luca Menegazzo dell’Estremadura Café di Verbania per la sua polibibita “Il volo sul Verbano”; menzione speciale Strega a Valerio Trentani del Mandarin Oriental di Milano per la sua polibibita “Tuttoilcontrario”; menzione speciale Fabbri a Salvatore Vita de L’Osteria La Carbonara di Roma per la sua polibibita “Litalica transitoria”; menzione speciale Vecchia Romagna per Giacomo Sai del Mor Cocktail Bar di Trieste per la sua polibibita “12.1”.
“Questa competizione rappresenta una grande occasione per far tornare i fasti dello stile di miscelazione tutto italiano ideato dai futuristi - commenta Roberto Bava, AD di Cocchi che ha ideato l’evento -. Oggi i giovani stanno riscoprendo questo stile e usano prodotti tutti italiani, prodotti storici come vino, grappa, vermouth”.
“La polibibita vincitrice – continua Roberto Bava - rappresenta a pieno il futuro della miscelazione futurista, l’applicazione ai giorni nostri dei canoni di questo stile di miscelazione. Questo era l’intento dell’edizione 2017 della competizione e siamo soddisfatti di aver ricevuto candidature da tanti miscelatori e miscelatrici giovani, preparati, sensibili e creativi”.
Insieme con Roberto Bava sedevano in giuria quest’anno Fulvio Piccinino, esperto di miscelazione futurista e autore dell’omonimo libro edito da CocchiBooks, Mauro Mahjoub, il "Re del Negroni" da Monaco di Baviera, Leonardo Leuci, bartender e fondatore del Jerry Thomas Speakeasy di Roma e Rossella De Stefano, direttrice di Bargiornale.
I concorrenti erano arrivati da ogni parte d’Italia per contendersi il titolo: ognuno con la sua polibibita, frutto di accurate ricerche e attenti studi sullo stile dei futuristi.