Mentre una donna si da fuoco all'INPS perché attende la disoccupazione da 6 mesi, la Regione da 3 anni promette a parole il reddito di cittadinanza senza fare nulla di concreto. Nemmeno lo straccio di una misura rivolta a chi non trova lavoro.
Il fallimento di Chiamparino è certificato dalla stessa IRES che nel rapporto annuale ha evidenziato come il Piemonte sia la regione, tra quelle settentrionali, in cui vi è il tasso di disoccupazione più elevato e dove l'economia cresce di meno. In pratica siamo il “sud” del “nord”.
Al posto di lavorare seriamente per offrire un reddito minimo a chi non arriva alla fine del mese e non riesce a trovare un lavoro, la priorità di Chiamparino e della sua Giunta è è quella di trasformare Finpiemonte in una banca, completamente slegata dal controllo democratico e potenziale strumento delle solite cricche di potere.
Da parte nostra non sono mai mancate le proposte per fornire soluzioni concreta ai cittadini. L'ultima riguarda l'introduzione di una misura per le famiglie vittime di sovraindebitamento. Dal PD è arrivata una sonora bocciatura, in piena coerenza con la loro sensibilità più attenta alle richieste degli istituti di credito che a quelle che arrivano dai cittadini e che si leggono, quotidianamente, sui giornali.