Eventi - 01 luglio 2017, 11:01

Mirafiori piccola Woodstock: con Nada, Giovanardi e i Virginiana Miller la periferia rinasce nella musica (Foto e video)

La rassegna Artisti per Artom, dedicata al giovane partigiano ucciso nel '44, ha portato alla Casa nel Parco un concerto sensazionale: grandi nomi della musica si sono esibiti accanto a talentuosi artisti torinesi, per una grande festa che ha attirato pubblico da tutta Torino

È uno dei quei luoghi in cui la luce della luna riesce ancora a brillare indisturbata. Delicatamente, accarezza il lieve pendio della collinetta dietro cui si estende il Parco Sangone. Silenziosa e immobile, custodisce dall'alto il camaleontico plasmarsi della musica. Come se lei per prima volesse essere testimone del piccolo miracolo in corso proprio lì, a Mirafiori Sud, nella famigerata via Artom. Un miracolo chiamato musica.

L'evento che ieri la Casa nel Parco ha ospitato è molto più di un semplice concerto. I Miller e una notte, questo il nome scelto per la serata, ha fatto vivere all'intero quartiere – ex industriale ed ex malavitoso – una rinascita culturale potentissima, che scrive un nuovo capitolo nella travagliata storia di Mirafiori. E le penne si firmano Nada, Mauro Ermanno Giovanardi e Virginiana Miller, accompagnati in calce da musicisti e cantautori

La memoria del partigiano Emanuele Artom non poteva essere celebrata con entusiamo maggiore: le emozioni sottopelle, il sangue pulsante nelle vene e lo scambio alchemico di energia da sempre rendono la musica live una festa per gli animi più diversi, uniti anche solo per una sera da una passione comune.

E ieri il pubblico che ha affollato la casa del quartiere ha dato ampia dimostrazione di quanto la cultura – libera, indipendente, aperta a tutti – possa veicolare un sentimento amoroso giocato tra la seduttività e l'amplesso, l'attrazione e la carnalità. Prima la giovane freschezza – e bellezza – cantautorale di Liede ed Eugenio Rodondi, poi la dolcissima intimità di La stanza di Greta, e ancora il folklore gitano tutto al femminile di Les Nuages Ensamble, passando per gli ondeggianti virtuosismi di Paolo e Francesca. E poi, l'esplosione dei sensi, l'apoteosi del godimento. Sinuosi, malinconici e bohèmien, i toscani Virginiana Miller, che hanno creato sul palco la giusta atmosfera per l'ammaliante charme di Mauro Ermanno Giovanardi, la voce più calda e penetrante che potesse risuonare una notte lunare come quella. E, infine, lei. Nada. Sbarazzina, luminosa e travolgente. Un sorriso e una voce accolti da applausi calorosi, ricchi di affetto.

Lorenzo Siviero, presidente dell'associazione Il Laboratorio, tra gli organizzatori dell'evento, nel corso della serata è intervenuto per ribadire il valore della cultura diffusa: “Noi siamo per la musica estesa all'interno delle periferie, perché tutti hanno il diritto di viverla allo stesso modo. Ricordare Emanuele Artom oggi significa dare onore a un uomo che credeva fortemente nella cultura”. E ancora Nino Boeti, del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte: “Anche quest'anno abbiamo voluto dediucare la Festa della Musica a un giovane partigiano ucciso, dopo l'evento per Dante Di Nanni nell'edizione precedente. È anche grazie al loro sacrificio che oggi i ragazzi possono fare musica in un paese democratico. E via Artom rappresenta per eccellenza la periferia in cui ogni giorni gli abitanti cercano di trovare, tutti insieme, un senso del loro essere una comunità”.

Artisti per Artom è stata semplicemente un successo. Lo si leggeva ieri sera negli occhi del direttore artistico, Gigi Giancursi, e dei membri della Fondazione Comunità di Mirafiori. La dimostrazione sostanziale che non solo la musica non ha confini, ma riesce anche a cancellare la linea divisoria dietro cui per anni e anni Mirafiori è stata relegata rispetto al resto della città. Inclusione, vicinanza, rinascita: si riparte da qui, riaffermando con forza il valore della libertà per cui Emanuele Artom ha dato la vita.

Manuela Marascio