Economia e lavoro - 08 luglio 2017, 13:00

Coldiretti: No al Ceta per tutelare la carne bovina piemontese

E per difendere l'IGP "vitelloni della coscia"

“Il Ceta (trattato di libero scambio con il Canada) va fermato – sostiene Carlo Gabetti presidente del Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, che ha appena ottenuto il riconoscimento IGP “Vitelloni Piemontesi della coscia”.

Va fermato perché apre le porte alle imitazioni dei prodotti Made in Italy più rappresentativi e ad una concorrenza che potrebbe avvantaggiarsi di normative sulla produzione completamente differenti che implicano costi molto inferiori. Il mondo della carne è molto complesso e l’uso degli ormoni, vietato in Italia ma non in Canada, fa si che la carne canadese non debba essere importata e fare una concorrenza sleale che danneggia i produttori e inganna i consumatori”.

La carne dei Vitelloni Piemontesi della coscia, ottenuta dalla famosissima Razza Piemontese, è un prodotto di eccellenza dell’Italia, allevato in aziende medio piccole a conduzione familiare che utilizzano, mantenendolo, il territorio del Piemonte per le produzioni foraggere.

Gabetti conclude: “Non possiamo pensare di confondere il consumatore con produzioni di carni canadesi così lontane dalla cultura della tradizione e della qualità della carne dei bovini di Razza Piemontese. Continueremo ad opporci con convinzione, mettendo in essere tutte le azioni necessarie per bloccare l’approvazione del trattato che penalizzerebbe l’agricoltura di qualità, mortificando le eccellenze del nostro territorio”.

c.s.