Attualità - 12 luglio 2017, 15:02

Piemonte: 35 mila anziani in assistenza domiciliare

"Troppo poco per una regione che ha circa 1,1 milioni di over 65", sottolinea l'associazione Italia Longeva

In Piemonte ci sono 1.091.000 ultrasessantacinquenni, e di questi solo 34.751 persone ricevono servizi di assistenza domiciliare, pari al 3,18% della popolazione over-65. Sono dati del Ministero della Salute, comunicati per la prima volta oggi da Italia Longeva, network scientifico dello stesso Ministero, dedicato all’invecchiamento attivo e in buona salute.

Questi numeri sono contenuti in una più ampia survey, sviluppata da Italia Longeva, presentata oggi al Ministero della Salute in occasione degli Stati Generali dell’assistenza a lungo termine (Long Term Care). L’indagine di dettaglio parte dai più ampi dati ministeriali, per effettuare una sorta di “carotaggio” delle più rappresentative realtà locali, e comprendere in concreto come siano organizzati i servizi di assistenza a domicilio. È stata condotta, in particolare, coinvolgendo 12 Aziende Sanitarie presenti in 11 Regioni italiane, con distribuzione bilanciata tra nord e centro-sud, che offrono servizi territoriali a 10.5 milioni di persone: dal punto di vista puramente numerico, quindi, copre un quinto della popolazione italiana.

Per il Piemonte, l’indagine propone un focus sulla ASL Torino 5, la cui popolazione è costituita da anziani per il 24%, i quali sono anche i principali fruitori dei servizi di Assistenza Domiciliare Integrata (over-65 il 91% delle persone assistite in casa). Dal punto di vista dei servizi, in questa ASL sono garantite l’87% delle prestazioni ADI tra quelle più rilevanti dal punto di vista clinico-assistenziale, con ripartizione abbastanza equa fra quelle che possono essere erogate direttamente dal servizio sanitario e quelle garantite invece da operatori privati (rispettivamente 19% e 11%, con il 70% delle prestazioni che possono invece essere erogate congiuntamente dal pubblico e dal privato). La ASL Torino 5, infine, risulta fanalino di coda per numero medio di ore dedicate a ciascun paziente (9 ore l’anno, contro una media nazionale di circa 20 ore).

Come per la maggior parte delle regioni d’Italia – commenta il Professor Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longevaemerge che il Piemonte ancora non sfrutta appieno l’opportunità dell’assistenza domiciliare, prendendo in carico con questa modalità una percentuale troppo esigua della popolazione over-65 residente. Per converso, il numero di prestazioni e l’equilibrio fra le prestazioni offerte da operatori pubblici e da operatori privati nella ASL Torino 5 confermano che il Piemonte è tra le regioni in grado di diventare una delle apripista, a livello italiano, per efficacia e diffusione dell’ADI. In questo senso – conclude Bernabei – continuare a puntare sulla partnership pubblico-privato potrebbe rivelarsi una delle chiavi strategiche per la maggior diffusione dell’assistenza a domicilio”.

c.s.