“Presidente, chiedo la verifica del numero legale”. Oramai in Circoscrizione 2, non appena si sente questa richiesta, si ha certezza assoluta che di lì a pochi minuti il consiglio sarà sospeso. Ed è successo anche stasera, dopo tre minuti scarsi di seduta, quando si doveva discutere del rinnovo della concessione di siti a tre bocciofile locali.
Al momento delle comunicazioni, Alessandro Iocola, di Forza Italia, ha lamentato alla presidente Luisa Bernardini il fatto che, malgrado le sollecitazioni, ai consiglieri la documentazione relativa alle attività dei soggetti in questione non fosse mai arrivata. Quindi, dopo mormorii e movimenti al tavolo della maggioranza, ecco alzarsi in piedi uno dei consiglieri: esce dell'aula, e i presenti diminuiscono ancora. Con sei assenti, di cui quattro giustificati dalla presidente - due di maggioranza e due di minoranza - e gli altri due giustificati dalla capogruppo del Pd Rossella Ferrero, la situazione è borderline.
E, infatti, all'appello risultano presenti in sala solo undici della maggioranza. Tutto sospeso, ci si riprova il prossimo giovedì.
Ma non è curioso il fatto che il rinvio di un consiglio arrivi per la seconda volta in una settimana, secondo le medesime modalità? Quanto possono valere come “strategiche” le assenze registrate nel Pd? Domande che giungono spontanee, nel momento in cui si deve deliberare su contributi economici o concessioni, e chi deve fare la votazione non ha evidentemente potuto informarsi abbastanza.
Sospettare che vi sia una linea di malcontento tra i membri della maggioranza, a questo punto, è più che lecito. Perché, allora, non partire direttamente dall'appunto di Iocola sulla documentazione mancante? E ipotizzare, quindi, una stanchezza diffusa, rispetto alla gestione politica di certe questioni?
Sta di fatto che, in una grande circoscrizione come la 2, con una Pd così ben radicato, è proprio dal tavolo della maggioranza che si generano le situazioni più eclatanti. All'interno del partito che si forgia della filosofia democratica per eccellenza, la coesione talvolta sembra essere accantonata, mostrando, al contrario, una bipartizione anche piuttosto netta tra chi resta e chi sceglie di andare via. Facendo (volutamente?) saltare il numero.