"Gli anziani hanno bisogno di spazio. Che i servizi sociali occupino altre aree dell'edificio". Categorico Vincenzo Camarda, coordinatore della commissione ai servizi sociali della Circoscrizione 2, che da diverso tempo ha alzato la voce sul futuro della struttura di via Candiolo 79.
L'edificio è sede di alcune tra le più importanti realtà culturali e socioassistenziali di Mirafiori Sud. La biblioteca Cesare Pavese occupa tutto il secondo piano, mentre le sale del primo piano sono adibite alle attività delle associazioni per disabili e anziani. Ed è proprio Aics con i suoi assistiti over 65 a ritrovarsi al centro di una disputa per le gestione degli spazi.
Risale al maggio 2016 il trasferimento dei servizi sociali della ex Circoscrizione 10 da via Farinelli a via Candiolo. Il motivo? La caduta di un vetro e i successivi lavori di manutenzione per la messa in sicurezza dell'edificio. Immediati lo sgombero e il trasloco, mentre, al posto degli uffici, con la creazione di Casa Farinelli lo scorso novembre, si sono insediate alcune famiglie sfrattate, non senza sollevare le polemiche dei cittadini.
Un'invasione di campo, quella in via Candiolo 79, che ha provocato evidenti difficoltà organizzative. Fino ad arrivare a un vero e proprio sovraffollamento.
Infatti, se prima, con il trasferimento, i servizi sociali erano andati a colonizzare gli uffici al piano terra del palazzo, in seguito, a causa di disagi abitativi e deficit di sicurezza, sono stati ricollocati in quattro stanze del primo piano. Provocando, quindi, un netto ridimensionamento della libertà e autonomia degli anziani ospiti della struttura, costretti ad adeguarsi alle ristrettezze.
"Adesso i servizi sociali non sono più in sofferenza strutturale", spiega Camarda, e aggiunge: "servono risposte concrete: che si spostino in una struttura più idonea, e che lo spazio anziani venga finalmente liberato. Non ha senso inficiare delle attività così positive e funzionali per tutta la collettività".
Ma non solo. La questione, sollevata ieri in giunta, è stata rinforzata da un vero e proprio ultimatum: le ore 12 di oggi la scadenza per trovare un rimedio all'ostica convivenza tra gli oltre cento anziani che si alternano ogni giorno e gli operatori dei servizi sociali alloggiati stabilmente in via Candiolo.
Un mezzogiorno di fuoco poco esplosivo, però. La risposta della direzione dei servizi sociali della Circoscrizione 2 non lascia sperare in una risoluzione immediata. Secondo Laura Campeotto non è possibile, al momento, trovare un'alternativa valida. Nemmeno di fronte all'ipotesi di un nuovo trasferimento degli uffici al piano di sopra.
Oltre alle angustie spaziali, un ulteriore motivo di attrito è dato dalla concomitanza degli orari: le attività di Aics si svolgono per 3/4 ore tutti i pomeriggi, mentre, nelle sale adiacenti, sono al lavoro gli addetti dei servizi sociali. Un "disturbo" per alcuni particolarmente fastidioso.
"E' da molto tempo che faccio notare l'esistenza di problemi di sicurezza nella struttura. Già prima le associazioni avevano difficoltà a gestire gli assistiti in ambienti relativamente piccoli, vedere adesso ulteriormente diminuito lo spazio a disposizione è assurdo", commenta Camarda. "Se ci fossero le risorse economiche adeguate, lo spazio anziani potrebbe rimanere aperto tutto il giorno, tutti i giorni. E invece nemmeno quelle poche ore di attività pomeridiane hanno il giusto riconoscimento".
Per ora nulla di fatto. Ma non sono da escludere azioni politiche più mirate, a settembre, finché non si arriverà a una soluzione che sappia accontentare tutti gli attuali inquilini di via Candiolo 79.