Si torna a parlare di viabilità ferroviaria provinciale, in questi ultimi giorni, con il gruppo dei pendolari della linea Cuneo-Torino che ha scritto il 31 luglio a tutte le autorità competenti, anche a livello regionale, segnalando le proprie istanze in relazione a diverse questioni di interesse pubblico. Non a caso è stata scelta questa data: proprio da ieri, infatti, e fino al 26 agosto prossimo, i cosiddetti "treni di rinforzo" alla linea sono stati soppressi per evitare che circolino a vuoto, nonostante l'ultima petizione del gruppo sia datata lo scorso aprile. Ma su quali dati è stata presa questa decisione? E quale sarebbe il numero minimo di pendolari necessario?
La lettera del gruppo sottolinea poi i moltissimi e ripetuti casi di guasti alle motrici e al materiale rotabile, portando a esempio due eventi del 25 e 28 luglio, l'impossibilità di regolare o semplicemente far funzionare in modo utile l'impianto di condizionamento e ancora la presenza quasi costante di guasti alle porte: si lamenta, in sostanza, la mancanza di manutenzione.
Quali sono, poi, le specifiche per accedere al bonus pendolari? E quando si tornerà a parlare (per l'ennesima volta, secondo il gruppo scrivente) del raddoppio della Cuneo-Fossano?
Ma l'aspetto su cui la lettera si sofferma di più è lo stato della sicurezza dei vagoni della RV10217, in particolare della corsa delle 19.25. I pendolari lamentano infatti la presenza di passeggeri "indesiderati" (tra cui persone con difficoltà e disturbi mentali) e, in alcuni casi, potenzialmente pericolosi a fronte del personale di bordo non sempre reperibile e degli interventi della PolFer parrebbe piuttosto rari: spesso si ha notizia di controlli di successo nella stazione di Fossano e gli autori della lettera vorrebbero la stessa attenzione per quella di Cuneo