Economia e lavoro - 02 agosto 2017, 18:10

Coldiretti: bene lo stop della Regione al Ceta tra Ue e Canada

L'associazione di categoria: "Un passo importante verso il No a un accordo che permetterebbe limitazioni ai nostri prodotti tipici"

L’Assemblea regionale del Piemonte ha approvato la sospensione dell’entrata in vigore del Ceta, l’accordo commerciale ed economico tra Ue e Canada.
“Bene il pronunciamento della Regione rispetto al Ceta, in seguito a nostre sollecitazioni ed ottenuto grazie all’impegno profuso dall’Assessore Giorgio Ferrero e dal primo firmatario dell’atto di indirizzo Davide Gariglio: un passo importante verso il No all’entrata in vigore di un accordo che permetterebbe il via libera alle imitazioni dei nostri prodotti più tipici ed alle eccellenze Made in Piemonte – spiegano Delia Revelli presidente Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, delegato confederale – A rischio ci sono, infatti, l’alta qualità delle nostre produzioni e numerosi prodotti del territorio piemontese che hanno ottenuto i marchi Dop/Igp/Doc/Docg. Nella nostra regione, dove l'export verso il Canada vale oltre i 50 milioni di Euro, i  comparti che potranno essere maggiormente colpiti sono quello vitivinicolo, quello dei bovini da carne e dei prodotti lattiero-caseari. Infine, non dimentichiamo – proseguono Revelli e Rivarossa - che verranno meno tutte quelle barriere, non solo tariffarie, che abbiamo voluto al fine di evitare che sulle nostre tavole arrivino prodotti meno controllati rispetto a quelli italiani. Dopo la nostra mobilitazione dello scorso 5 luglio a Roma, proseguiamo, quindi, a monitorare la situazione anche a livello territoriale e a lavorare affinché venga fatta un’attenta valutazione dell’argomento, soprattutto in considerazione della mancanza di reciprocità tra modelli produttivi Canada/Europa. Nei trattati, infatti, va assolutamente riservata all’agroalimentare una specificità che tuteli la distintività delle nostre produzione fermando una escalation che mette a rischio la tutela della salute, la protezione dell’ambiente e la libertà di scelta dei consumatori”.

m.s.