Portare a Settimo Torinese un’infrastruttura in fibra ottica che consenta velocità di connessione fino a 1 Gbps è l’obiettivo della collaborazione tra il Comune e Open Fiber, la società compartecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti, attiva anche in altri Comuni del Piemonte, tra cui Torino, e nel resto d’Italia.
Settimo Torinese è uno dei Comuni dell’hinterland di Torino in cui Open Fiber realizzerà la sua infrastruttura di rete in fibra ultraveloce (dopo Torino che, grazie al lavoro portato avanti da Metroweb, società acquisita da Open Fiber, sta progressivamente diventando una delle città più cablate d’Italia).
Il piano di sviluppo dell’azienda prevede un investimento diretto di circa cinque milioni di euro per la copertura capillare della città. L’avvio dei cantieri è previsto entro la fine del mese di Agosto, e i lavori dureranno circa un anno, per concludersi quindi alla fine del 2018.
In totale saranno cablate più di ventimila unità immobiliari. Case, condomini, scuole, uffici, aziende e strutture della Pubblica Amministrazione velocizzeranno il processo di digitalizzazione, semplificando e migliorando le relazioni fra cittadini e pubblica amministrazione e aumentando la produttività e la competitività delle imprese.
La fibra ottica verrà portata in modalità Fiber to the Home (FTTH– fibra fino a casa), in grado di supportare velocità di trasmissione, sia in download che in upload, fino a 1 Gbps (1000 Megabit al secondo), consentendo così il massimo delle performance. Prestazioni non raggiungibili con le reti in rame (ADSL) o fibra/rame (FTTC).
Open Fiber ha stabilito in accordo con il Comune le modalità di scavo e ripristino per la posa della fibra ottica, come previsto dal decreto ministeriale del 2013: utilizzerà ove possibile cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti per limitare l’impatto degli scavi sul territorio limitando così i disagi per la comunità. Gli scavi saranno effettuati privilegiando modalità innovative a basso impatto ambientale, riducendo le difficoltà per l’utenza; lo scavo tradizionale, insomma, sarà previsto solo dove non si possa ricorrere a nessuna delle altre soluzioni. Una volta effettuati i lavori, il ripristino del manto stradale sarà a carico di Open Fiber, che dovrà rispettare dei tempi tecnici di assestamento del terreno per la posa dell’asfalto definitivo.