Politica - 07 settembre 2017, 18:00

Consiglio Regionale open: ora le consultazioni online sono più facili

Discussa la proposta di legge per il riconoscimento degli ecomusei

Le nuove consultazioni online per i provvedimenti che vengono discussi in Commissione sono più facili per associazioni ed enti aventi diritto. Direttamente dalla home del sito del Consiglio regionale. E con la proposta di legge per il riconoscimento degli ecomusei, prima firmataria la consigliera Valentina Caputo (Pd), si parte con la nuova modalità di relazione con l’organo legislativo regionale.

Questo è infatti il primo atto legislativo del Consiglio regionale che sperimenta il software rinnovato. La soddisfazione del presidente del Consiglio, Mauro Laus: "Oggi si aggiunge un ulteriore e concreto tassello verso la trasparenza e la partecipazione. Aprire alle consultazioni on line consentirà di conferire ulteriore legittimità al processo di costruzione delle politiche pubbliche e metterà l'istituzione stessa nelle condizioni di identificare le necessità percepite e l’impatto prodotto dalle azioni politiche nell'ambito della quotidianità civile e sociale dei cittadini".

Sulla home page del sito del Consiglio sarà tempestivamente reso disponibile uno spazio nel quale le associazioni e gli enti interessati, entro il 28 settembre, potranno esprimere le proprie osservazioni sul testo. Viene così progressivamente eliminato il consueto scambio di e-mail, che si è sinora adottato per le consultazioni in via telematica. Quindi anche associazioni ed enti non espressamente invitati, purché effettivamente interessati all'argomento secondo lo Statuto regionale, potranno partecipare.

La Pdl intende rinnovare la disciplina degli ecomusei, per rafforzare la natura interdisciplinare e trasversale degli stessi, quali musei del e per il territorio, attenti alla valorizzazione del patrimonio culturale locale in tutte le sue declinazioni. “Il Piemonte è stata la prima regione in Italia a dotarsi di una legge sugli ecomusei, la numero 31 del 1995 ed è stata un modello di riferimento per le undici regioni e la provincia autonoma di Trento che hanno successivamente legiferato in materia”, ha spiegato Caputo illustrando il provvedimento durante la seduta congiunta della quinta (Ambiente) e sesta (Cultura) Commissione, presieduta da Daniele Valle e alla presenza dell’assessora alla Cultura, Antonella Parigi.

“Questo testo nasce quindi da un’esigenza espressa dai territori e vuole fare tesoro di un’esperienza ormai ventennale aggiornando una normativa ora datata, rinnovandola con una proposta più dettagliata”. Fra le novità sostanziali, un nuovo criterio, che prevede il riconoscimento anziché l’istituzione degli ecomusei. In questo modo si intende sostituire la precedente espressione di una volontà centralista dell’Amministrazione con l’accreditamento regionale delle realtà ecomuseali esistenti, già riconosciute dalla comunità locale.

Inoltre il testo recepisce le normative nazionali e internazionali intervenute in materia e in particolare i principi contenuti nella Convenzione europea del paesaggio. Si precisa inoltre che la funzione degli ecomusei è quella di creare una coscienza di luogo, rafforzando il senso di appartenenza delle popolazioni locali verso i  beni comuni che costituiscono il patrimonio culturale e del paesaggio, anche in un’ottica di definizione di una strategia per uno sviluppo futuro sostenibile.

c.s.